Pianura, Fara Garzillo: “Competenze come quelle di mio padre difficili da trovare in giro”

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, la figlia di , il 68enne di Pianura tra le sette vittime dello scoppio della centrale elettrica di analizza ai microfoni del Tg della Campania: “Sarà sempre il nostro Angelo custode. Mio era un grande uomo grande lavoratore, un grande professionista richiamato proprio per la sua grande competenza e il suo sapere insegnare e rilasciare il suo sapere a quelli che gli stavano accanto”.

E quindi spiega perché si trovava nella centrale di Suviana: “Era li perché competenze come le sue sono difficili da trovare in giro. Sono stati giorni difficili per tutti noi che abbiamo sperato fino alla fine nel miracolo”.

Poi Fara parla di Vincenzo Garzillo, padre e nonno: “Mio padre non ha fatto mancare niente ai figli e ai nipoti. I nipoti ancora non si fanno una ragione di quanto accaduto. Qualcuno di loro lo ha visto il giorno prima e non riescono a capire cosa è successo ma gli è stato spiegato che sarà sempre accanto a noi”.

Intanto la Procura di Bologna entra nella fase 2 dell'inchiesta. L'obiettivo ora è capire cosa sia successo. L'analisi dei luoghi, la ricostruzione dei fatti e le testimonianze dei sopravvissuti saranno cruciali per fare luce sulla dinamica del disastro.

Le indagini, aperte per disastro colposo e omicidio colposo, si concentreranno anche sul ruolo delle aziende e dei lavoratori coinvolti, con un'attenzione particolare al tema dei subappalti.

Nelle prossime ore, potenti pompe idrovore svuoteranno completamente l'acqua dalla centrale, arrivata fino al piano -7. Questo permetterà agli investigatori di accedere ai piani inferiori, posti sotto sequestro dalla Procura.

Il (Supervisory control and data acquisition), una sorta di “scatola nera” della centrale, sarà esaminato dai periti nominati dalla Procura. Il sistema, che non è stato danneggiato dall'esplosione, potrebbe fornire informazioni preziose per capire le cause dell'incidente.

Stabili le condizioni dei due feriti ricoverati in Emilia-Romagna, mentre il terzo paziente è stato trasferito al reparto Grandi Ustioni di Pisa.

 



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