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Rivolta degli immigrati dopo gli spari, grave il profugo. Il sindaco di Gricignano: ”Basta nuovi arrivi”

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Dopo il ferimento del loro amico, una trentina di richiedenti asilo ospitati nel Centro di Accoglienza Temporaneo “La Vela” di via Leonardo da Vinci di Gricignano d’Aversa, hanno inscenato una protesta in strada con dei blocchi.
I migranti hanno gettato immondizia e altri oggetti in Corso Umberto, una delle strade principali del comune casertano, provocando l’intervento della volanti della Polizia di Stato provenienti dal Commissariato di Aversa. Complessa l’opera di mediazione del funzionario di polizia presente sul posto, che pero’ sembra aver calmato, per ora, gli animi dei migranti.
Sul posto e’ arrivato anche qualche italiano ma tra le due comunita’ non e’ stato segnalato alcun problema.
“Quello che e’ accaduto nel centro di accoglienza non ha nulla a che vedere con i cittadini di Gricignano, ma devo registrare nelle ultime settimane delle lamentele da parte della cittadinanza, per cui nei prossimi giorni diro’ alla prefettura di Caserta che come Comune non possiamo piu’ accettare altri arrivi di migranti”.
E’ quanto ha dichiarato il sindaco di Gricignano d’Aversa, Andrea Moretti, intervendo sulla vicenda del gambiano di 19 anni, ospite nel Centro di Accoglienza Temporaneo “La Vela” di via Leonardo da Vinci, ferito a colpi d’arma da fuoco da uno dei soci del Consorzio che gestisce la struttura, che e’ stato fermato per tentato omicidio. Il gambiano, ieri, aveva dato vita ad una veemente protesta, dando fuoco alla sua stanza e costringendo gli altri 150 migranti a scappare all’esterno; il giovane – secondo quanto reso noto dalle forze di polizia – reclamava migliori condizioni di vita, in particolare chiedeva di aver internet e un vitto diverso, e piu’ soldi per le proprie esigenze quotidiane.
“Tra migranti facenti parte della rete Sprar, e altri che arrivano per richiedere l’asilo politico – spiega Moretti – a Gricignano gli immigrati sono quasi 200, che si sommano a quelli gia’ presenti da anni, come i nigeriani. Sul territorio non ci sono mai stati problemi tra cittadinanza italiana e stranieri, ma da qualche tempo mi arrivano lamentele da parte di famiglie che vivono nelle vicinanze delle comunita’ che ospitano i migranti; questi ultimi spesso protestano per le condizioni di vita ritenute non dignitose, eppure sono ospitati in buone strutture.
Anche la scorsa settimana uno di loro ha dato in escandescenza tanto che e’ dovuta intervenire un’ambulanza per un Tso (Trattamento Sanitario Obbligatorio). Gia’ da qualche giorno – aggiunge Moretti – ho preparato una lettera da indirizzare alla prefettura in cui spiego che non possiamo ospitarne altri di migranti, per non rompere questo equilibrio tra le varie comunita’; dopo quanto accaduto la inviero’ subito”, conclude.

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