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Emergenza sicurezza, Gemma: “Troppi casi, tornerò in carcere per provare a spezzare legame criminale padre-figli”

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“C’è un fortissimo legame tra le sacche di giovani che abbandonano la scuola e le schiere di adolescenti che alimentano la criminalità minorile, non è possibile che si registrino ancora sparatorie a Caivano e in piazza Sanità a Napoli, in pieno centro cittadino.

In quest’ultimo caso, la sparatoria si è consumata nello stesso posto dove fu ucciso a soli 17 anni Genny Cesarano il 6 settembre del 2015. L’inasprimento delle misure contro l’abbandono scolastico contenute nel Decreto approvato quattro giorni fa dal Governo è un passo decisivo verso il contrasto alla povertà educativa”.

Lo dice in una nota l’eurodeputata Chiara Gemma (FdI-Ecr). “Sto provando, con il mio lavoro nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, a ricucire i legami tra padri reclusi e figli, affinché i genitori che stanno già scontando la loro condanna possano raccontare ai figli che la realtà del crimine non paga”, dice Gemma, aggiungendo che “spesso la tentazione di entrare nel mondo malato della strada è frutto anche di una “eredità” ideologica che si tramanda attraverso le generazioni”.

“Bisogna spezzare il legame tra crimine vecchio e nuovo. Per questo la prossima settimana sarò di nuovo nel carcere di Santa Maria Capua Vetere per portare avanti il mio progetto. L’istruzione e l’obbligo scolastico sono meccanismi di emancipazione, ma secondo i dati del ministero dell’Istruzione, dell’Istat e di Invalsi, in Italia la dispersione scolastica registra una delle incidenze più elevate d’Europa, il 12,7%, dopo la Romania e la Spagna.

Nonostante i progressi siamo ancora lontani dall’obiettivo del 9% entro il 2030 stabilito dall’Unione Europea. In Campania la percentuale si alza fino al 16,4.


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