Ritrovato il defibrillatore rubato al 118 ad Agnano

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È stato ritrovato, meno di 24 ore dopo il furto, il defibrillatore rubato dall'ambulanza dell'Asl 2 ad Agnano la mattina del 4 dicembre. L'apparecchiatura, del valore di mercato di circa 18mila euro, era stata abbandonata in un cassonetto dell'immondizia, a pochi metri da dove era stata rubata.

Il furto era avvenuto durante un intervento dei sanitari in via Antiniana, nel comune di Pozzuoli, in provincia di Napoli. L'equipaggio era intervenuto presso una Rsa per soccorrere un anziano e, quando era tornato all'ambulanza, si era reso conto che dell'attrezzatura non c'era più traccia.

Le indagini erano state affidate ai carabinieri di Pozzuoli, che avevano acquisito le registrazioni di alcune telecamere di videosorveglianza. “Nessuno Tocchi Ippocrate”, associazione che si batte per la tutela dei sanitari, aveva lanciato un appello, chiedendo la restituzione anche in forma anonima.

    Il ritrovamento è avvenuto grazie all'equipaggio di un'altra ambulanza, che ha notato l'apparecchiatura abbandonata nel cassonetto. A differenza del ladro, che evidentemente non aveva capito di cosa si trattasse, l'equipaggio dell'ambulanza ha subito riconosciuto il defibrillatore e ha contattato le forze dell'ordine.

    L'apparecchiatura è stata trasportata nella sede di Frattamaggiore del 118 e, dopo le verifiche sulla funzionalità, verrà nuovamente utilizzata sull'ambulanza.

    Il probabile movente del furto

    Il probabile movente del furto è che il ladro non fosse in grado di capire cosa fosse il defibrillatore e come rivenderlo. L'apparecchiatura è infatti un dispositivo medico complesso, che richiede conoscenze specifiche per essere utilizzato o smontato.

    È possibile che il ladro abbia pensato di poter rivendere il defibrillatore come un semplice oggetto elettronico, senza però riuscire a trovare un acquirente. È anche possibile che abbia abbandonato l'apparecchiatura quando ha capito di non poterla rivendere.

    In ogni caso, il ritrovamento del defibrillatore è una buona notizia per i sanitari dell'Asl Napoli 2, che potranno continuare a utilizzare l'apparecchiatura per salvare vite umane.



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