Cultura

Nomine: Mazzi, sorpreso per i toni aggressivi sovrintendente San Carlo

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“Da tempo siamo al lavoro, con gli operatori del settore, per risolvere alcune storture normative che finiscono per creare insopportabili disparità nel mondo delle fondazioni lirico-sinfoniche”. Lo dichiara il sottosegretario alla Cultura con delega alla Musica e allo Spettacolo dal Vivo, Gianmarco .

“Una su tutte, quella relativa ai sovrintendenti, per cui alcuni sono sottoposti all'obbligo ineludibile di andare in pensione al compimento dei 67 anni di età mentre ad altri è riservato l'inaccettabile privilegio di poter rimanere, mantenendo tutti i compensi, ben oltre i 70 anni, che ricordo essere il limite per i dipendenti pubblici italiani, anche ai massimi vertici dello Stato”, spiega.

“La disciplina era ingiusta ed andava immediatamente corretta. La nostra linea è sviluppare dinamismo nelle Fondazioni e favorire sovrintendenti capaci ed esperti, di generazioni più giovani”, sottolinea Mazzi.

“Mi ha molto sorpreso, per i toni aggressivi e minacciosi, la reazione del sovrintendente del San Carlo di Napoli Stèphane Lissner, che è un professionista dal glorioso passato. Fu nominato al San Carlo, dopo un incredibile infortunio professionale all'Opera di Parigi, che non lo volle più.

Lo ricordo a chi, per speculazione politica, pensa oggi di farne un simbolo. In Italia – conclude – abbiamo manager culturali di livello internazionale, nelle cui mani possiamo affidare con sicurezza il nostro patrimonio artistico e musicale. Tutto il resto è ricostruzione fantasiosa e polemica inutile”.

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