Cronaca Nera

Le strade di Arzano sono diventate un outlet della droga

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Arzano – Tra spaccio e degrado: vicoli senza pace. Per chi cerca la droga, è come un grande outlet dai prezzi popolari: venditori numerosissimi, imbarazzo della scelta, affollatissimo nei weekend, prezzi anche molto economici per chi sa cercare.

Il declino di Arzano, in termini di spaccio, criminalità e degrado, sembra inarrestabile. Ormai non è più necessario chiedere al nonno i racconti di una città che non esiste più per confrontare i tempi, basta chiedere ad un qualsiasi residente per avere una visione chiara del declino della città, che negli ultimi tempi è stato rapido ed estremamente visibile.

La base della piramide gerarchica del narcotraffico arzanese è gigante: ovunque si può comprare. Partiamo dai via Zanardelli e via del Centenario, nel centro vecchio e verso la Piazzetta Sant’Agrippino o meglio ancora nella palazzine Ina Casa di via Pecchia.

L’odore di fumo colpisce le narici, tanto che ormai sembra impregnato nei muri. Ritornati anche i vecchi tossici. Appena si imbocca via Zanardelli salendo da Piazza Cimmino, ecco il primo blocco degli spacciatori. Ti osservano, ti scrutano e se autorizzano i residenti possono passare.

Da via Zanardelli a Piazza Cimmino il grande outlet della droga

A sorvegliare le operazioni, il boss del quartiere da qualche anno scarcerato. Più avanti la succursale. Siamo all’incrocio con via del Centenario e anche qui i soliti spacciatori che si parano davanti alle auto per verificare che non si tratti di “nemici” o di quelle sporadiche pattuglie delle forze dell’ordine.

Gli abitanti della zona segnalano via vai di gente che approfitta del luogo appartato per acquistare una dose e, spesso, anche consumarla. «Vediamo transitare gli stessi personaggi – raccontano impauriti i residenti che vogliono restare nell’anonimato – , avanti e indietro per diverse volte in una stessa sera. Gente che viene qui a comprare la droga. Scene assurde”.

La gente, i commercianti, denunciano anche i caroselli di motociclette e la via Galilei ormai divenuta luogo d’incontro per presunti o tali affiliati ai clan.

Claudio Galeazzi


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