Corriere Espresso, presentato il libro di Umberto Palamaro

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Presso la Biblioteca Antoniana di Ischia è stato presentato il libro dato alle stampe da Umberto Palamaro dal titolo “Corriere Espresso”.

Si tratta di un volume attraverso il quale l’apprezzato professionista ischitano, con il suo racconto, porta i lettori in viaggio nella storia ripercorrendo fedelmente quella che è stata l’evoluzione che ha avuto la professione del corriere negli ultimi cento anni, passando dall’epoca del trasporto con i carrettini a trazione animale, a quella odierna di Amazon.

E lo fa narrando semplicemente la storia della sua famiglia che è iniziata negli anni trenta del secolo scorso ad opera di Umberto Palamaro, per tutti Bertolino, nonno dell’autore del libro edito dalla Bruno Editore. Si tratta di una storia fatta di sacrifici inenarrabili, di sangue e sudore come si suole dire. Infatti fondata la ditta nel 1934, Bertolino trasportava le merci in groppa ad un asinello.



    Girando in lungo ed in largo tutte le strade e le mulattiere dell’isola d’Ischia con l’aggravante che sulle salite, quando il somaro era stanco, nonno Palamaro era costretto a tirare l’asinello con tutto il pesantissimo carico. E pensare che solo dopo 23 anni di duri sacrifici, nel 1957, Bertolino riuscì a sostituire il veicolo a trazione animale con uno a motore acquistando un motocarro Ape 175.

    Una beffa per lui che di lì a qualche anno avrebbe raggiunto la meritata pensione col testimone dell’azienda familiare, “Bertolino autotrasporti” che sarebbe passato prima al figlio e poi al nipote. Nel libro l’autore svela anche quali sono i segreti per effettuare traslochi senza pensieri ed in sicurezza ed è probabilmente questo anche uno dei motivi per cui in rete sono andate letteralmente a ruba già migliaia di copie. “Corriere Espresso”, infatti, in pochi giorni è diventato un bestseller e ne sta parlando gran parte della stampa nazionale. Ma non solo.

    Sarà persino oggetto di studio presso le facoltà universitarie di marketing e comunicazione di impresa. Una gran bella soddisfazione per Umberto al quale abbiamo chiesto com’è nata l’idea di mettere nero su bianco la storia professionale della sua famiglia.

    “Il libro – ha esordito Umberto Palamaro – l’ho scritto per raccontare la storia della mia famiglia che è partita con mio nonno per poi passare a mio padre e oggi prosegue l’attività con me che ne ho preso in mano le redini dal 1996. L’evoluzione è stata questa. Prima si lavorava a mano col carretto, poi si è passati all’utilizzo dei furgoni e oggi dei camion e dei tir.

    Un’evoluzione che negli anni 50’ quasi faceva arrabbiare mio nonno che per oltre vent’anni aveva dovuto trasportare le merci senza l’ausilio del mezzo a motore ma solo con il mulo ed il carretto”.

    Poi Palamaro ci ha raccontato com’è nata la sua passione per la professione dell’autotrasportatore. “Sin dalla mia infanzia – ha affermato Umberto – avevo la passione per i motori, le macchine, i camion e le moto. Ma c’è un aneddoto che ho raccontato nel libro e che ha rappresentato per me una sorta di avviamento al mestiere di corriere.

    Infatti quando avevo appena sette anni, mio padre si ruppe un braccio e così lui guidava ed io cambiavo le marce. Praticamente la mia infanzia è stata un gioco-lavoro. Io a sei anni stavo nel camion in braccio a mio padre e otto anni già spostavo le macchine nel parcheggio. Per me era un gioco e ancora oggi la passione per questa professione è fortissima”.

    Ernesto, papà di Umberto e figlio di Bertolino, che per una vita ha viaggiato in tutta Italia per consegnare merci, con grande commozione ha ricordato gli anni del lavoro ereditato dal papà. Il giornalista Ciro Cenatiempo che durante la presentazione del libro ha dialogato con l’autore, ci ha spiegato perché il lavoro di Palamaro è utilissimo ai lavoratori e alle aziende di autotraporto.

    “Corriere Espresso” – ha dichiarato Ciro Cenatiempo – è un libro speciale perché è sviluppato come se fosse un diario personale che comincia dal racconto delle esperienze infantili di Umberto con la passione per i camion, i furgoni e le motociclette, per poi proseguire, attraverso l’interpretazione della identità familiare, con la narrazione delle trasformazioni che egli stesso ha impresso all’azienda fondata dal nonno nel 1934 nel momento in cui ne è diventato il titolare.

    Questo libro, inoltre, è come se fosse un diario di formazione ed allo stesso tempo ha un certo valore pedagogico in quanto serve a formare gli altri. E’ utilissimo per i lavoratori e le aziende del settore ad imparare i segreti che Umberto ci svela per migliorare la propria efficienza ed efficacia”.

     Gennaro Savio



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