Cancellate a Napoli lo 'sfregio' operato sul murale che, in piazza Nazionale, ricorda la piccola Noemi, la bambina che nel maggio del 2019 fu ferita gravemente durante un agguato di camorra.
A coprire scritte e disegni che avevano imbrattato l'opera, in attesa di un intervento di recupero da parte degli artisti autori del dipinto, i tecnici della Napoli servizi e dell'Asia le società del Comune di Napoli addette al decoro e pulizie dei luoghi pubblici. "Dopo lo scempio arriva la risposta del Comune e della Municipalità", ha spiegato Maria Caniglia, presidente della quarta Municipalità presente all'operazione di ripristino dell'area.
E poi ha aggiunto: "I segni della violenza, dell'inciviltà andavano immediatamente rimossi per non dare respiro a chi vuole il male della città". Il murale si trova proprio nella piazza dove la bambina fu colpita dai proiettili .
"Mi dispiace - ha aggiunto Caniglia - per il rinnovato dolore di Noemi e della sua famiglia, ma sanno che possono sempre contare sulle istituzioni. Ovvio che quanto fatto stamane non basta, bisogna iniziare un percorso educativo dei giovani affinché vengano sensibilizzati alla cultura della legalità e del rispetto del territorio in cui vivono. Noi saremo parte attiva di questo percorso".
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"Le scritte e i disegni sono stati cancellati ma la vergogna resterà indelebile. Chi ha mai potuto commettere un simile gesto? Chissà perché una cosa simile non mai capitato ad un murale o un altarino dedicati ad un boss o un criminale. Attualmente il rapporto di forza tra i murales dedicati alla criminalità e quelli dedicati alle vittime e agli eroi napoletani è di 1 a 10 a favore dei criminali.
I valori si sono capovolti, camorristi e delinquenti vengono tutelati ed omaggiati, mentre le vittime lasciate sole dimenticate ed anche offese.
Vorremmo comunque ringraziare la presidentessa della Municipalità IV Maria Caniglia per il rapido intervento, che era dovuto", il commento del Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli del consigliere municipale Claudio Esposito.
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