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Napoli: solo 62 anni di carcere per i 3 assassini dell’agente Apicella

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Niente ergastolo ma solo una pena complessiva di 62 anni di carcere tre i tre assassini dell'agente di polizia Pasquale Apicella.

La Procura di Napoli aveva chiesto  tre ergastoli,  con l'isolamento diurno di un anno per  tre ladri la notte del 27 aprile 2020, usarono la loro potente Audi come un'arma scagliandosi a fortissima velocita' contro la “pantera” a bordo della quale c'era Apicella che ostruiva loro il passaggio.

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Ma la terza Corte di Assise (presidente Lucia La Posta) non ha accolto le richieste nei confronti di Fabricio Hadzovic, 40 anni, che è stato condannato a 26 anni di carcere l'autista dell'Audi A6 che si e' scontrata a tutta velocita' contro la “volante” della polizia sulla quale si trovata , Admir Hadzovic, 27 anni, e il 39enne Igor Adzovic, entrambi invece condannati a 18 anni di carcere.

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L'ultimo componente la banda, Renato Adzovic, 24 anni, e' stato giudicato con il rito abbreviato e gia' condannato a sei anni di reclusione ma per reati minori. I tre sono stati giudicati colpevoli di omicidio volontario, oltre che di tentata rapina, tentato furto, lesioni dolose e ricettazione. La Corte di Assise ha parzialmente accolto le richieste dei sostituti procuratori di Napoli, Cristina Curatoli e Valentino Battiloro, che hanno coordinato le indagini insieme con il procuratore aggiunto Rosa Volpe.

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Presente, in aula, Giuliana Ghidotti, la moglie di Apicella, difesa dall'avvocato Gennaro Razzino, di recente entrata in Polizia dopo avere frequentato un corso riservato ai familiari delle vittime del dovere presso la Scuola Allievi di Caserta, e i familiari dell'agente. Oltre a Giuliana Ghidotti al processo si sono costituiti parte civile i genitori e le sorelle di Pasquale. Vennero invece rigettate le istanze del Ministero dell'Interno e del Comune di Napoli, giunte in ritardo.

 

 


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