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Joseph Beuys e Napoli: i progetti del Goethe, Morra e Trisorio per il centenario

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Joseph Beuys a Napoli per ricordare uno dei più importanti artisti tedeschi a 100 anni dalla nascita.

Parte l’omaggio del Goethe-Institut Neapel con Fondazione Morra e Associazione Trisorio.

Ad inaugurare l’anno a lui dedicato sarà Casa Morra – Archivio d’Arte Contemporanea, con un talk online il 9 maggio che coinvolgerà Achille Bonito Oliva, Michele Bonuomo, Mario Franco e Italo Tomassoni, dalla Germania interverrà Petra Richter.

L’11 maggio a Casa Morra si apre la mostra Beuys e Napoli a cura di Giuseppe Morra, che raccoglie testimonianze dei soggiorni dell’artista a Napoli e in Italia tra il 1971 e il 1985.

Fino a novembre in mostra anche cinque film, negli spazi degli Archivi Mario Franco: al regista napoletano si deve infatti la più completa documentazione audiovisiva della collaborazione tra Lucio Amelio e Beuys a partire dalla prima mostra La rivoluzione siamo noi (1971) alla Modern Art Agency.

In mostra anche foto di Gerardo Di Fiore, Vettor Pisani e materiali donati da Lucrezia De Domizio Durini. Dal 12 al 16 maggio in streaming sarà proposta una rassegna di documentari su Beuys (piattaforma online.artecinema.com) curata da Laura Trisorio.

Beuys ha lasciato un segno importante in Italia, e soprattutto a Napoli, dove il ricordo delle sue performance e delle sue installazioni è ancora molto vivo sia tra il pubblico sia tra galleristi e collezionisti.

Racconta Maria Carmen Morese, direttrice del Goethe-Institut di Napoli: “Per tutta la sua vita Beuys ebbe un profondo legame con il Sud Italia. Oggi a 50 anni dalla prima mostra in Italia, nell’epoca dei grandi movimenti giovanili che scendono in piazza per la protezione dell’ambiente, colpisce intensamente L’attenzione dell’artista per la natura, per la vita delle persone semplici. Ognuno reca in se il potenziale creativo per migliorare la propria vita e quella della società, così il pensiero di Beuys.  Il Goethe-Institut di Napoli, di cui ricorre quest’anno il 60esimo anniversario, sostenne fin dall’inizio le iniziative dell’artista, per esempio l’esposizione del 1978 in Villa Pignatelli.”

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