Nadia Toffa salutata sulle note di Halleluja di Leonard Coen. Il commovente ricordo della nipote

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La bara bianca della giornalista Nadia Toffa, dopo il funerale a Brescia, davanti alla cattedrale di Brescia riceve più volte lunghi applausi. Le persone recano omaggio al feretro per l’ultimo saluto alla giornalista e conduttrice de Le Iene morta di cancro a 40 anni.Grande folla commossa per le esequie del volto noto della tv. “Nadia, Nadia, Nadia” è il saluto delle persone attorno alla bara. Presente anche gente arrivata dalla terra dei fuochi, oggetto di inchieste della giornalista, e da Taranto dove la Toffa si era occupata dell’Ilva. “W Le iene”, un altro saluto della folla.
Il feretro portato fuori dalla chiesa è stato salutata con grande commozione dalla folla presente fuori dalla chiesa sulle note di Halleluja di Leonard Coen. Tutti i colleghi e gli ex colleghi de ‘Le Iene’ visibilmente commossi, a turno, si sono avvicinati alla piccola bara bianca per dare l’ultimo saluto a Nadia.
”Non voglio ricordare la ‘Iena’ che tutti conosciamo o la guerriera ma la mia cara zia, che aveva fiducia in me, che mi rincuorava e che trovava sempre tempo per darmi consigli e tanto tanto sostegno. Avrei voluto godere di più del tuo amore, mi ripeteva sempre di essere forte e di sorridere alla vita perché è sempre bella e io lo farò per lei. Cara zia Nadia, rappresenti per me un modello di donna straordinaria, molto molto coraggiosa, sono fiera di essere tua nipote e spero di somigliarti un pochino”. E’ quanto ha detto con enorme commozione la nipote di Nadia Toffa nel corso della cerimonia funebre nel Duomo di Brescia.
Le esequie sono state celebrate su richiesta della conduttrice televisiva da don Maurizio Patriciello, parroco di Caivano, simbolo della lotto contro la Terra dei fuochi. Sulla bara bianca, avvolta dai fiori bianchi, è stata posta una cravatta nera delle Iene. Centinaia di persone sul sagrato del Duomo di Brescia, sua città Natale, hanno espresso vicinanza ad amici e parenti in lacrime per salutare “la guerriera”. In una lettera il vescovo di Brescia, Pierantonio Tremolada, ha voluto rendere “onore al suo indomito coraggio, al suo sorriso gentile, alla lotta contro la disonestà e soprattutto alla sua passione per vita vera.In punta di piedi, ma con sincero affetto vorrei farmi vicino ai familiari di Nadia Toffa e condividere nella speranza per quanto mi è possibile il loro grande dolore”. Sono le parole del vescovo di Brescia Pierantonio Tremolada lette durante le esequie della conduttrice de le Iene Nadia Toffa, morta a 40 anni di cancro. “Mi affianco ai suoi colleghi di lavoro e alle tante persone che l’hanno conosciuta per rendere onore al suo indomito coraggio”, aggiunge il vescovo. La bara bianca della giornalista, dopo il funerale, davanti alla cattedrale di Brescia riceve più volte lunghi applausi. Le persone recano omaggio al feretro per l’ultimo saluto alla giornalista.
“Abbiamo un debito di riconoscenza nei confronti di questa ragazza con la quale abbiamo condiviso tante gioie e dolori: Nadia, sei stata capace di mettere l’Italia sottosopra, capace di unire il Nord e il Sud, la Terra dei fuochi con Brescia”. Lo ha detto Lo ha detto don Maurizio Patriciello, parroco di Caivano simbolo della lotta contro la Terra dei fuochi, arrivato a Brescia per celebrare il funerale di Nadia Toffa. “Sei entrata nel cuore di tutti, cosa strana. Mi sono chiesto: perché? Nadia non è stata solo apprezzata e stimata, Nadia è stata amata”, ha aggiunto don Maurizio parlando della conduttrice televisiva morta il 13 agosto a 40 anni. “Sei stata una persona autentica, cocciuta, perseverante, tosta. Una persona coraggiosa e umile, sei stata una iena e anche una colomba. Sei stata forte, ma sei stata anche così fragile”, ha sottolineato don Maurizio durante l’orazione funebre trasmessa in diretta streaming dal Corriere della Sera.




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