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Il pentito: ‘Mignano? Era uno del clan, gli portavo la ‘settimana’ a casa’. LE INTERCETTAZIONI SULL’OMICIDIO

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Napoli. L’agguato al rione villa del 9 aprile scorso in cui fu ucciso Luigi Mignano e passato alla storia della camorra come “l’omicidio dello zainetto” è stato un segnale ben preciso da parte del clan D’Amico-Mazzarella per affermare la loro leadership al rione Villa. L’arresto dei sette coinvolti nell’agguato compreso i due reggenti ovvero Umberto D’Amico o’ lione e Umberto Luongo ha scompaginato di nuovo le carte in tavola. Ma chi era Luigi Mignano oltre ad essere il cognato del boss Ciro Rinaldi detto maué avendone sposato la sorella Maria? Il pentito Luigi Gallo, ex Rinaldi poi passato con i D’Amico ha spiegato agli investigatori: “… fa parte del clan. Gli ho portato io la settimana a casa. E’ stato per un periodo in una Comunità a Ponticelli dove sono andato con Pagano Giovanni a trovarlo”. E quindi “l’omicidio dello zainetto” , ovvero quello del piccolo nipote della vittima immortalato dai fotografi abbandonato vicino alle aiuole poco distante dal luogo dove avevano ucciso il nonno, è stato quindi un omicidio eccellente. Il clan Rinaldi è stato colpito al cuore avendo i D’Amico eliminato un elemento della famiglia nemica. Ma come si evince dalle intercettazioni, contenute dell’ordinanza a carico di Umbero D’Amico, Umberto Luongo (ritenuti i mandanati) Ciro Rosario Terracciano (ritenuto il killer) e i fiancheggiatiori Salvatore Autiero detto Savio, Gennaro Improta, Giovanni Musella detto Giuvann ch’e lent e Giovanni Borrelli detto quagliarella, tra i familiari poteva essere una strage. I dialoghi tra i familiari di Mignano compreso il ferito Pasquale Mignano, figlio della vittima e padre del ragazzino testimoniano come che morire sia stato solo Luigi Mignano “é dipeso esclusivamente dal caso” come hanno scritto i pm che conducono l’inchiesta Antonella Fratello e Simona Rossi.

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Pasquale: .. io non ci credo ancora …

A: . .. si adesso ho capito… tua mamma.. non ci sta.. ma è riuscito a mettere il bambino in macchina? …

Pasquale: … si.. si è seduto .. io stavo girando.. stavo salendo in macchina …

A: … eh Madonna chi ha detto che sono rotti anche i vetri della macchina ..

Pasquale: …. si hanno sparato anche nella macchina ..

A: … Madonna .. anche nella macchina .. ma tu che cazzo stai dicendo ..

L: .. quello era morto anche lui …

Pasquale: .. io ero convinto che avessero colpito anche …omissis…(si riferisce al figlio)

A: .. non avevo capito questo fatto Lucia .. a che parte stava .. incomprensibile …

P: .. stava mettendo la cartella nella macchina ..

omissis

R: .. Pasquale come è stato .. poi papà e rimasto fuori dalla macchina ed hanno sparato a lui? …

P: .. ho visto venire questi qua (si riferisce agli autori dell’omicidio} .. piano piano.. chi sa chi sono questi qua.. non immaginavo mai che

R: quello sparasse … (con il braccio alzato indica il gesto) .. prima in aria .. proprio altezza uomo …

P: .. altezza uomo ..

R: .. eh voi dove stavate .. vicino alla panchina.. stava papà . . o stava scappando ..

Pasquale: .. papà ha avuto il primo colpo .. incomprensibile ..

R: .. poi sono scesi loro dal motorino ..

Pasquale: .. non lo so ..

R: .. perché papà aveva un colpo al petto .. proprio nel cuore ..

L: .. ah si ..

R: … io gli ho alzato la camicia teneva un colpo qua e poi ho spostato il giubbino un colpo qua (indica dove era stato colpito) .. sono scesi da sopra al motorino …


Articolo pubblicato il giorno 17 Maggio 2019 - 12:08 / di Cronache della Campania


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