Gragnano, inquinamento ambientale: indagini sui lavori di restyling dei marciapiedi di via Vittorio Veneto e sull’isola ecologica

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Ci farebbe davvero piacere ogni mattina poter leggere sui quotidiani locali notizie positive e incoraggianti sulla rinascita e lo sviluppo del nostro territorio, ovvero di idee che si trasformano in progetti seri, concreti e fattibili.
Saremmo lieti di collaborare all’elaborazione e stesura di un piano organico e reale di riqualificazione delle periferie, volto alla risoluzione delle loro ataviche problematiche e di come rendere più fluidi e rapidi i collegamenti con il centro cittadino. Saremmo i primi ad interagire sinergicamente con la maggioranza per l’elaborazione di un programma volto a rendere Gragnano una città a misura d’uomo, che non lascia indietro nessuno, attenta ai bisogni dei giovani, degli anziani e dei diversamente abili. Ed invece purtroppo sia su quelli locali che su quelli provinciali, in questi giorni non si fa altro che parlare di Gragnano in riferimento allo sversamento illegale del materiale di risulta, proveniente dai lavori di restyling dei marciapiedi di via Vittorio Veneto, prima presso l’ex scalo merci delle Ferrovie e adesso in prossimità dello stesso cantiere.
Stamattina apprendiamo con amarezza la notizia di un’indagine a carico del Rup e dei due direttori dei lavori perché, secondo la procura oplontina, avrebbero dovuto impedire lo sversamento fuori legge dei materiali di risulta, che secondo i rilievi dell’Arpac sono pericolosi ed inquinanti, configurandosi quindi un reato ambientale causato per negligenza.
La situazione si complica ulteriormente perché tale accusa potrebbe anche portare al fermo dell’intervento di riqualificazione dei marciapiedi di via Vittorio Veneto con conseguenti danni per la città. Come se non bastasse la cattiva gestione del cantiere, oggi apprendiamo anche del sopralluogo dei Carabinieri di Gragnano e del Noe presso un fondo agricolo, durante il quale è stata scoperta una mega discarica attigua all’Isola ecologica di Via Incoronata..
L’intera area trasformata in una cava è stata sottoposta a sequestro insieme a tutti gli automezzi e purtroppo scavando tra i cumuli di materiale edile è stata rinvenuto anche eternit, materiale pericoloso che va smaltito esclusivamente da ditte specializzate. Ora se qualcuno continua ancora a sostenere che le cose vanno bene e che tutto procede per il meglio, si vede che forse vive in un’altra realtà e non si rende conto delle problematiche del nostro territorio oppure forse sta solo fingendo di non vedere la realtà, come se questo bastasse a risolverle.
Non ci si può bendare gli occhi per evitare di vedere tutto ciò che sta purtroppo accadendo in queste settimane: cestiniamo gli spot e gli hashtag elettorali e torniamo ad interessarci dei problemi che affliggono la nostra città, a più riprese evidenziati e fatti presente. In questi mesi siamo stati tacciati di essere disfattisti e menzogneri, ma aprire le pagine dei quotidiani locali sta diventando una tortura psicologica senza precedenti. Ci complimentiamo con i Carabinieri di Gragnano, agli ordini del maggiore Donato Pontassuglia e del Comandante Giovanni Russo in stretta sinergia con i vigili urbani guidati dal Comandante Fabio De Silva, per l’ottimo lavoro di contrasto all’inquinamento ambientale e allo smaltimento pericoloso ed illegale dei rifiuti. Questi episodi sono la palese conseguenza di una città abbandonata a sé stessa dove manca da parte dell’amministrazione comunale un controllo serio del territorio. Auspichiamo che chi era tenuto al controllo possa chiarire il perché degli sversamenti illegali, ma allo stesso tempo la maggioranza di governo non può e non è esente da gravi responsabilità per tutto quanto sta accadendo in questa tormentata estate. L’ufficio Lavori Pubblici è stato lasciato orfano di una guida autorevole e competente che avrebbe sicuramente potuto evitare quanto accaduto, ritenendo abbia influito in maniera significativa l’assenza di un assessore con delega in materia che avrebbe potuto coadiuvare i lavori ed evitare che si verificassero questi episodi.
Purtroppo, quando prima dell’estate abbiamo invitato il sindaco a sostituire gli assessori dimissionari, essendo una priorità non procrastinabile, non siamo stati ascoltati. Chiediamo al Sindaco di riferire in aula quanto prima su quanto è accaduto e comprendendo sinceramente tutte le difficoltà che il sindaco sta incrociando lungo il percorso minato nel tentativo di comporre una giunta che soddisfi la sua variegata coalizione, lo invitiamo ad individuare già nella prossima settimana un Assessore ai Lavori Pubblici competente e capace di monitorare i lavori dei vari cantieri aperti e di quelli che apriranno a breve. Non vorremmo che la stessa situazione si ripeta per i lavori di rifacimento del manto stradale, del riassetto viario e della realizzazione dei marciapiedi di Via Quarantola e via dei Sepolcri, che ci auspichiamo possano partire quanto prima.


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