Napoli, fermate per i mezzi pubblici non a norma

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“ A Napoli occorre provvedere con urgenza al rifacimento delle delimitazioni per le aree d’accosto al marciapiede destinate alla sosta dei mezzi su gomma adibiti al trasporto pubblico nel capoluogo partenopeo – afferma Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari -. Ciò in ottemperanza a precise disposizioni inserite al riguardo nel vigente codice della strada siano rimaste solo sulla carta per tanto tempo. A dimostrazione di una situazione non più accettabile al riguardo, quanto si verifica alla fermata dell’ANM posta in via tino di Camaino, nel quartiere Arenella, dove, all’interno dello spazio individuato dalle strisce gialle, si trovano numerosi cassonetti per la raccolta dei rifiuti solidi urbani, posti anche che in doppia fila, la qual cosa, a parte altre considerazioni facilmente intuibili, costringe i mezzi su gomma a sostare in mezzo alla carreggiata “.
” Le norme alle quali mi riferisco – puntualizza Capodanno – sono contenute nell’art. 151 del regolamento di esecuzione e di attuazione del CdS che recita: “ 1. Le strisce di delimitazione della fermata dei veicoli in servizio di trasporto pubblico collettivo di linea sono costituite da una striscia longitudinale gialla discontinua, posta ad una distanza minima di 2,70 m dal marciapiede o dalla striscia di margine continua, e da due strisce trasversali gialle continue che si raccordano perpendicolarmente alle precedenti; nel caso di golfi di fermata le strisce trasversali possono non essere tracciate. La larghezza delle strisce è di 12 cm. 2. La zona di fermata è suddivisa in tre parti: la prima e l’ultima di lunghezza pari a 12 m, necessarie per l’effettuazione delle manovre di accostamento al marciapiede e di reinserimento nel flusso di traffico da parte del veicolo; la zona centrale deve avere una lunghezza minima pari alla lunghezza, maggiorata di 2 m, del veicolo più lungo che effettua la fermata. 3. La prima e l’ultima parte possono essere evidenziate mediante tracciamento di una striscia gialla a zig zag …. 4. Sulla pavimentazione all’interno della zona di fermata deve essere apposta l’iscrizione BUS. 5. Nelle zone di fermata è vietata la sosta dei veicoli ” “.
“ Dunque – prosegue Capodanno – occorre prevedere, prima e dopo lo spazio destinato alla fermata vera e propria, una prima ed un’ultima parte di 12 m ciascuna, per le manovre rispettivamente di accosto al marciapiede e di reinserimento nel flusso di traffico dell’autobus, cosa che attualmente non avviene, proprio perché tali aree non sono previste. Difatti non è difficile assistere al fatto che il mezzo su gomma si fermi in mezzo alla carreggiata, non potendo inserirsi nello spazio accosto al marciapiede destinato alla sosta per l’insufficienza dello stesso “.
“ La qual cosa – precisa Capodanno – è espressamente vietata da un’altra norma dello stesso codice, vale a dire dall’art. 353, comma 7, del regolamento succitato che recita: “Le fermate degli autobus di cui al presente articolo devono essere effettuate esclusivamente nelle zone indicate nei commi che precedono, in modo da evitare che i passeggeri in salita o in discesa dai mezzi impegnino la carreggiata, diminuendo la capacità della strada ed intralciando il traffico sulla stessa”. Il tutto ovviamente anche a garanzia dei passeggeri in attesa alle fermate che non dovrebbero mai impegnare la carreggiata “.
“ Infine – continua Capodanno – va ricordato che, in base all’art. 158 del CdS, anche laddove non siano stati delimitati gli spazi riservati allo stazionamento e alla fermata degli autobus, dei filobus e dei veicoli circolanti su rotaia, vige il divieto di fermata e di sosta dei veicoli fino ad una distanza di 15 metri dal segnale di fermata, per un totale dunque di 30 m sulla carreggiata, 15 prima e 15 dopo il segnale “.
“ La palese mancanza di una valida e adeguata politica per la creazione di parcheggi pubblici da parte degli Enti competenti, la qual cosa comporta l’utilizzo a Napoli delle carreggiate come unici spazi pubblici per la sosta, anche con l’istituzione delle strisce blu con i conseguenti malumori generati di recente per gli aumenti delle tariffe – conclude Capodanno -, non può e non deve comportare la violazione di una precisa disposizione normativa, con evidenti ripercussioni negative per i viaggiatori che utilizzano i mezzi di trasporto su gomma “.


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