Camorra, fermato a Pisa il boss Michele Mazzarella

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Il boss Michele Mazzarella che controlla i traffici illeciti a Forcella e nella zona della Maddalena.Si era rifugiato in Toscana dopo il maxi blitz dell’altro giorno che ha sgominato la parte della cosca che controlla i traffici illeciti a Forcella e nella zona della Maddalena.

Con lui sono stati fermati altri due esponenti di spicco della cosca ovvero Salvatore Barile e Ciro Mazzarella. Le accuse  secondo la Dda di Napoli, sono di associazione per delinquere di stampo mafioso ed estorsione. L’operazione è stata portata a termine dagli agenti della Squadra Mobile di Napoli e i Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli, con la collaborazione degli agenti della Polizia Ferroviaria di Genova.

Barile Salvatore e Mazzarella Michele risultano gravemente indiziati di diversi episodi estorsivi commessi in danno di pregiudicati costretti a pagare una quota estorsiva al clan per lo svolgimento delle attività illecite nei territori di competenza criminale della predetta organizzazione criminale.

    Tutti e tre sono ritenuti gravemente indiziati di aver promosso, organizzato e partecipato al cartello criminale denominato “clan Mazzarella”, associazione di tipo mafioso storicamente radicata ed egemone in numerosi quartieri della città di Napoli, nonché in vari comuni della provincia, tra cui i quartieri di Forcella, Maddalena, San Giovanni a Teduccio, Connolo, Case Nuove, Mercato, Porta Nolana, San Gaetani ed i comuni di San Giorgio a Cremano, Portici, Pomigliano e Somma Vesuviana.

    Nel blitz dell’altro giorno tra gli altri è finita in carcere anche la mamma Antonietta Virenti, diventata una vera donna boss e che decideva l’importo del pizzo che quotidianamente i gestori delle bancarelle del mercato della Maddalena dovevano pagare alla cosca.

    Michele Mazzarella era stato scarcerato nel 2019 dopo un lungo periodo di detenzione e ora fa ritorno nelle patrie galere. la scorsa estate si erse protagonista di un singolare episodio: fu espulso dall’isola per aver violato la libertà vigilata: soggiornava in un Comune diverso da Napoli, non portava con sé l’obbligatoria carta precettiva, ma soprattutto era in compagnia di un altro pregiudicato.

    Era con un latro noto pregiudicato, Umberto Caldarelli, pure lui cacciato dall’isola.

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