
La bara avvolta nel Tricolore, il picchetto d’onore, il lungo applauso che ha attraversato la chiesa gremita. Napoli si è stretta attorno alla famiglia di Aniello Scarpati, Assistente capo coordinatore della Polizia di Stato, morto nella notte tra sabato e domenica dopo che la volante su cui prestava servizio è stata travolta da un SUV a Torre del Greco.
Nella chiesa evangelica ADI, gremita di colleghi e cittadini, si sono celebrati i funerali solenni di un servitore dello Stato che per oltre vent’anni aveva unito la dedizione al lavoro alla fede profonda nella sua comunità.
Alla cerimonia hanno partecipato il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il Capo della Polizia e direttore generale della Pubblica Sicurezza, prefetto Vittorio Pisani, il cardinale Domenico Battaglia, il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, il prefetto di Napoli Michele di Bari e il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, generale C.A. Salvatore Luongo, oltre a numerose autorità civili e militari.
“Ogni volta che una vita si spegne mentre si serve lo Stato è una ferita collettiva che ci spinge a riflettere – ha affermato il ministro Piantedosi durante il suo intervento –.Potrebbe interessarti
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Poi la promessa alla famiglia di Scarpati: “Le parole possono poco – ha sottolineato, rivolgendosi alla moglie e ai figli – ma la presenza dello Stato deve essere e sarà costante e concreta. Il riconoscimento espresso oggi deve rappresentare un sostegno e una memoria viva: nel servizio della responsabilità e della solidarietà si costruisce la forza di una nazione.”
A ricordare Aniello Scarpati anche il pastore Raimondo Mennella, della chiesa evangelica di Torre del Greco, che ne ha tracciato un profilo umano e spirituale: “Il nostro amico Aniello ha dato un grande esempio a tutti noi, esempio di amore per la famiglia, per il Signore, per il suo lavoro che svolgeva con passione, fedeltà e amore.”
Al termine della cerimonia, il ministro Piantedosi e il prefetto Pisani si sono recati in ospedale per far visita all’agente scelto Ciro Cozzolino, collega di Scarpati e unico sopravvissuto al tragico incidente.







Commenti (1)
E’ stato un momento molto toccante e sentito per tutti. La perdita di un servitore del Stato è sempre una cosa che fa riflettere su quanto sia difficile il loro lavoro. Speriamo che la famiglia possa trovare conforto in questo momento difficile.