LA PRECISAZIONE

Caso scommesse, Calcagno: “Al momento non si parla di partite truccate”

SULLO STESSO ARGOMENTO

C’è “grande differenza” tra le vicende emerse negli ultimi giorni ed i casi di calcio scommesse del passato: “Non risulta, almeno fino ad ora, che i due ragazzi coinvolti abbiano alterato i risultati delle gare. Non si parla di partite truccate, ma di giocate anche nel mondo del calcio” e quindi della violazione “di norme sportive che ci siamo dati all’interno della Federazione, molto severe”.

Umberto Calcagno, presidente dell’Aic, così risponde a chi accusa l’Assocalciatori di aver prestato poca attenzione alle debolezze di alcuni associati, spesso giovani che si ritrovano tra le mani somme ingenti di denaro. “Non ritengo corretto accusarci di aver fatto poco – ha aggiunto, al microfono di ‘Radio anch’io sport’ – perché negli ultimi 10 anni, assieme a Figc e Leghe, non solo con l’Integrity Tour, ma anche con tutti i percorsi si formazione che facciamo durante la carriera dei calciatori, abbiamo parlato quasi sempre di queste situazioni. La riflessione che facciamo oggi è che, probabilmente, non basta informare e tutti assieme dobbiamo chiederci cosa si può fare di più”.

“Credo che l’impostazione data, anche attraverso le sanzioni, tenga conto di un percorso di accompagnamento – ha sottolineato Calcagno, riferendosi alla squalifica inflitta allo juventino Fagioli – Stare vicino a questi ragazzi è l’aspetto più importante. Personalmente mi piace molto che ci possa essere un percorso di rieducazione. Si sta manifestando troppa indulgenza nei loro confronti? Nelle parole del presidente (della Figc, ndr) Gravina prima e di Pioli ieri (“ora a Tonali voglio più bene di prima”) ci sia anche una assunzione di responsabilità da parte del sistema e di chi era più a contatto con questi ragazzi. Mi chiedo, anche da genitore, quanto la nostra generazione sia capace di riconoscere certi problemi ed incidere positivamente tra scuola, sport e famiglia”.

La richiesta di dimissioni del presidente della Figc Gabriele Gravina, avanzata dalla Lega Nord in seguito all’emergere della vicenda scommesse, “credo che sia ingiusta. La politica ci deve dare messaggi differenti. Sono molto preoccupato di queste ingerenze”, lesive “dell’autonomia dello sport”. Così Umberto Calcagno, presidente dell’Aic, ospite di Radio anch’io sport (Rai Radio 1).

“Mi auguro, invece, che la politica faccia la propria parte, ad esempio quando si parla di nazionale o di decreto crescita”, ha aggiunto Calcagno, sottolineando che proprio nella vicenda scommesse “assistiamo ad un sistema che si è dotato di norme interne molto rigide, su questioni che hanno sì una rilevanza penale, ma molto marginale”.


Torna alla Home

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

"Abbiamo peccato in due episodi. Sapevamo della forza della Roma sulle palle inattive. Ho fatto un cambio prima di quel corner inserendo un difensore ma non è bastato. Abbiamo preso due gol su calcio piazzato. Era il 90' e mancavano pochi minuti: ho tolto un ragazzo entrato da poco,...
"Non abbiamo vinto perché non siamo stati attenti in occasione del calcio d'angolo del loro 2-2. Eravamo riusciti a ribaltarla, facendo una grande partita. Abbiamo creato tante occasioni. Quest'anno anche quando riusciamo a fare partite buone non sempre troviamo la vittoria. Dobbiamo ripartire dalla prestazione positiva. Ci è mancata...
"Non è mai facile giocare in questo stadio, l’anno scorso il Napoli ha vinto lo scudetto. È stata una partita con poche occasioni, quindi abbiamo dovuto lottare. Sul calcio d’angolo mi sono detto di dovermi far trovare al posto giusto e per fortuna è andata bene”. Così Tammy Abraham,...
Napoli e Roma si annullano nella sfida valevole per la 34 giornata di Serie A. Al Maradona finisce 2-2 una bella sfida, accesa ed emozionante soprattutto nella ripresa: apre Dybala su rigore, Olivera e Osimhen (altro rigore) la ribaltano, poi nel finale il prezioso ritorno al gol di Abraham...
La struttura delle famiglie future sta subendo un'evoluzione apparentemente in verticale. Sembrerebbe infatti che i nonni stiano diventando i pilastri di queste strutture, con un'unica generazione di nipoti alla base, seguita da genitori anch'essi figli unici. Ma che destino attende cugini, fratelli e zii in questo nuovo ordine familiare? Probabilmente,...

IN PRIMO PIANO