Consorzio Nco consegna 'pacchi alla camorra' agli immigrati. Progetto AgriCultura per il contrasto al capolarato
Il Consorzio Nco - Nuova Cooperazione Organizzata - arriva a Castel Volturno con il progetto AgriCultura per il contrasto al caporalato e lo fa attraverso l'iniziativa Facciamo un Pacco alla camorra, che diventa veicolo per riannodare relazioni con la popolazione migrante.
Mille pacchi verranno consegnati oggi da volontari e cooperatori al Comune di Castel Volturno, al Centro Fernandez, all'associazione Help, al Centro Laila, all'Associazione ARCA, alla chiesa Avventista, all'Associazione Culturale Musulmana e alla Tam Tam Basketball, squadra di pallacanestro formata soprattutto da adolescenti nati a Castel Volturno da genitori stranieri, perlopiù africani, e senza cittadinanza italiana.
Inoltre presso la sede degli uffici del Consorzio Nco (km 27.Potrebbe interessarti
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"In questo modo - dice Simmaco Perillo, presidente del Consorzio Nco - attraverso il messaggio sociale e di legalita' che il Pacco alla camorra porta con se vogliamo contribuire a creare una comunità solidale potenziando la prevenzione, il contrasto e l'emersione di casi di sfruttamento lavorativo dei migranti. Un'azione che si inserisce a pieno titolo nella mission del Consorzio Nco vista la nostra vocazione agricola e sociale mettendo al centro le persone e la dignita' lavorativa. Partire dal territorio e dai rapporti con le diverse sensibilita' e' per noi imprescindibile ed e' per questo motivo che ci presentiamo con la nostra storia e con le esperienze fin qui fatte. Tutto quello che verrà a Castel Volturno, lo costruiremo poi insieme".
Attraverso Il Pacco alla camorra e grazie al progetto "Agricultura - Coltivare Diritti" lo scopo è anche diffondere una cultura della prevenzione e tutela della salute; a tal fine sara' presente anche una unità sanitaria mobile per sensibilizzare rispetto alla prevenzione di malattie infettive (Covid-19, malattie infettive e sessualmente trasmissibili), distribuire dispositivi di sicurezza e somministrare di test di prevenzione.
"Agricultura - Coltivare Diritti" nasce dalla co-progettazione con la Regione Campania (interventi Su.Pr.Eme Italia e P.I.U. Su.Pr.Eme. finanziati con fondi AMIF e PON) e da una larga rete sociale promossa da Cidis in collaborazione con il consorzio NCO e altre organizzazioni del Terzo Settore insieme a Comuni, associazioni di categoria, sindacati, ASL, Università



 
                                    

 
     


