Regione Campania, Ciaramella e Graziano incontrano gli operatori della sanità privata accreditata, associazioni di categoria sul piede di guerra: “Vanno a caccia di visibilità. E’ solo propaganda elettorale”

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NAPOLI. “Consiglieri a caccia di visibilità. Apprendiamo che venerdì prossimo (11 ottobre), a Bacoli, l’on. Antonella Ciaramella e l’on. Stefano Graziano, presidente della Commissione Sanità della Regione Campania, incontreranno gli operatori della sanità privata accreditata per, udite, udite: ‘definire, con loro, il fabbisogno per l’anno 2019 e 2020’. Il tutto ‘per garantire una continuità delle prestazioni sanitarie erogate dalle strutture private accreditate senza interruzioni e disservizi’. Ora, al di là del fatto che troviamo irriverente, per non dire scorretto, che a quel tavolo siano stati invitati solo i singoli operatori e non le associazioni che pure rappresentano, in maniera imparziale, gli interessi diffusi di tutta la categoria, va ricordato agli onorevoli Ciaramella e Graziano che questo tipo di iniziativa bypassa, in maniera spudorata, l’unica istituzione realmente deputata ad interloquire con la sanità privata accreditata campana, vale a dire: la struttura commissariale. Non spetta, infatti, ai singoli consiglieri, né tantomeno alla commissione Sanità (le cui funzioni, è risaputo, sono meramente consultive nell’audizione delle associazioni di categoria maggiormente rappresentative) lavorare ad una problematica così delicata, ma solo ed esclusivamente al commissario ad acta per la Sanità in Campania. Dal quale, aggiungiamo, ci aspettiamo che rivitalizzi il tavolo di confronto della macroarea specialistica ambulatoriale, la sola ed unica sede in cui possono essere definiti i protocolli d’intesa che rappresentano poi la base condivisa dei contratti. Tra l’altro, qualcuno fa finta di dimenticare che, fino a quando la Regione sarà commissariata, i tetti di spesa non potranno mai essere incrementati. Ogni altro comportamento rappresenta, di conseguenza, una gravissima scorrettezza istituzionale concepita, evidentemente, solo per meri scopi elettorali. I volenterosi consiglieri si limitassero alle loro funzioni istituzionali senza surrogare gli enti preposti”. Lo dichiarano, in una nota congiunta: Gennaro Lamberti (Federlab Italia), Pier Paolo Polizzi (Aspat) e Bruno Accarino (SNR).




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