Napoli, un pomeriggio d’inferno sulla linea 1 della Metro

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Napoli. Una giornata da dimenticare, come tante altre per i viaggiatori della Metro di Napoli. Un nuovo stop che parte dalla metropolitana Anm linea 1, sono le ore 13.40 e a Piazza Garibaldi tutti sono in attesa di un treno che si vedrà dopo oltre 7 ore.
I guasti restano all’ordine del giorno, limitazioni di corse a Dante, su 9 treni solo 5 in esercizio, il resto guasti.
La rabbia dei turisti e dei napoletani esplode in un torrido pomeriggio napoletano, con oltre 35° di temperatura, lasciandoli un”ennesima volta appiedati.
Un piano traffico predisposto per le Universiadi 2019 che crea un imbottigliamento del traffico senza precedenti. Per Ore ed ore auto e bus restano in fila incastrati in lamiere bollenti.
Le criticità del trasposto pubblico di Anm è un incubo quotidiano al quale non si riesce a trovare rimedio.
Anche l’esercizio del trasporto di superficie fa acqua da tutte le parti. Tagli di corse e soppressione di linee. Le periferie restano abbandonate nel periodo estivo.
Ancora una volta l’Anm ricorre al contratto di rete chiedendo al CTP, l’azienda consorella di trasporto pubblico che pure sta vivendo momenti bui sul suo futuro, operatori di esercizio, una ventina, che su base volontaria, dovrebbero andare a tamponare la mancanza di autisti prevista per il periodo di ferie.
“Si prova un certo sconforto- dichiara Simona Serretiello della segreteria Faisa Confail- vedere ciò che si sta consumando, incomprensibile come non si riesce a far funzionare il traporto napoletano. Qualche giorno fa come organizzazione sindacale siamo stati chiamati per firmare un accordo per prolungare il servizio metropolitano e funicolari fino alle 2.00 di notte. Ci è stato sottoposto un accordo che vede soprattutto premialità parametrali per gli uffici senza rafforzare l’organico di quelle figure professionali operative che servono a far comminare i treni. A differenze di altre Organizzazioni sindacali non siamo stati in grado di firmare quell’accordo in quanto le condizioni non lo hanno permesso. Non siamo interessati a riempire uffici ma a rinforzare sale operative, manutenzioni, macchinisti, e tutte quelle figure realmente operative! Napoli, continua Simona Serretiello, è una città di grande interesse turistico e i napoletani, come i turisti, meritano un trasporto a livello delle capitali europee e non quello mediocre che viene offerto”.




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