Cronaca Giudiziaria

Castellammare, sindacalista morto in ospedale: indagati i medici

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Castellammare. Imperizia, imprudenza, negligenza sono i primi dati che emergono dalla relazione autoptica predisposta dal Tribunale di Torre Annunziata a seguito della morte di Vincenzo Schiavone.  Una morte che si poteva evitare è l’interrogativo che dal quel tragico 28 agosto agita il sonno dei figli e dei familiari di Vincenzo. Giustizia e verità su una morte assurda e quanto chiede la famiglia, assistita dai legali Roberto Ucci e Daniele Rossetti. Un uomo ben voluto da tutti il sindacalista stabiese da sempre in prima linea nella difesa degli ultimi. Tutti in città ricordano l’ultima battaglia, condotta da Vincenzo in prima persona, quella che vide, solo qualche anno fa , protagonista la sorella Angela morta dopo un intervento finito male per un bypass gastrico. A distanza di qualche anno, purtroppo la famiglia Schiavone, ritorna a fare i conti con un caso di malasanità. “ Il decesso di  Vincenzo – ricordano i familiari- è avvenuto nelle prime ore del 28 agosto presso il pronto soccorso dell’ospedale San Leonardo di Castellammare” . Un ‘odissea , finita male . Vincenzo fu prima visitato e poi rimandato a casa. Oggi, a distanza di mesi ,emerge che “la causa del decesso è da ritenersi relazionabile ad arresto cardiocircolatorio secondario ad infarto miocardico acuto “.  Da qui il ravvisare elementi di responsabilità per imperizia , imprudenza e negligenza a carico dei sanitari del Ps di Castellammare che non avrebbero osservato il protocollo diagnostico previsto in caso di dolore toracico . Ma non c’è solo questo emergerebbero anche incongruenze nella tempistica di trasporto del 118 e la presa in carico del pronto soccorso. “Noi chiediamogiustizia “ è il grido di dolore dei figli , Antonietta, Ferdinando, Cristina e Maria Rosariache vogliono vederci chiaro sull’intera vicenda . Pronti a combattere come fece il padre per la sorella Angela. In attesa del processo la famiglia Schiavone punta a tenere i riflettori accesi su una morte che fa ancora una volta riflettere.


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