Cronaca

13 detenuti in semilibertà rientrano in carcere portando droga: tutti denunciati

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Hanno provato a introdurre dello stupefacente in carcere al loro rientro dalla giornata di libertà. Nei guai sono finiti 13 detenuti in semilibertà. Brillante operazione degli uo­mini della polizia penitenzia­ria in servizio presso la casa circondariale di Salerno. L’operazione è stata posta in atto intorno alle 21 di giovedì sera. Gli agenti, agli ordini del commissario capo Gianluigi Lancellotta, hanno rinvenuto e sottoposto a sequestro quat­tro panetti di hashish e 2 smartphone di ultima gene­razione. Non erano mini cel­lulari, come quelli rinvenuti nelle scorse settimane, bensì apparecchi dallo schermo di discrete dimensioni.
Giovedì sera i 13 detenuti sottoposti al regime della se­milibertà sono rientrati presso il penitenziari. A sor­presa sono stati sottoposti ad un controllo personale. Una disposizione che, ha spiazzato i detenuti, infatti, alcuni di loro hanno immediatamente, gettato in un cestino della spazzatura alcuni involucri, mentre altri favorivano il gesto, facendo da scudo.
La cosa non è passata inosser­vato agli agenti che a seguito della perquisizione perso­nale, hanno allargato il con­trollo anche al cestino della spazzatura. A tal proposito va precisato che la zona circo­stante, cestini compresi, era stata completamente bonifi­cata. Lo stupefacente ed i cel­lulari sono stati recuperati e sottoposti a sequestro. Ieri mattina, invece, il co­mandante Lancellotta, ha in­viato i suoi uomini in uno dei reparti detentivi della prima sezione con lo scopo di effet­tuare una perquisizione ordi­naria. In una delle cella é stato rinvenuto un altro smartphone di ultima gene­razione. Il telefono era tra le cose del detenuto di Torre Annunziata, Luigi Alber­gatore, al quale in passato erano già stati sequestrati altri oggetti. Inoltre, pochi mesi fa la moglie di Luigi Al­bergatore fu arrestata dopo essere stata trovata in pos­sesso di stupefacente, nella sala colloqui del carcere. Ov­viamente la droga doveva consegnarla al marito dete­nuto. Il comandante Lancellotta e la direttrice della casa circon­dariale, Rita Romano, hanno, sequestrato lo stupefacente e le apparecchiature telefoni­che e, informato dell’acca­duto il magistrato di turno.

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