Una famiglia disperata quella dei Sica.Potrebbe interessarti
La tragedia di Sant'Anastasia: uno stuntman morto e uno in fin di vita
Sant’Anastasia, tragedia al circo: stuntman muore durante lo show
Poggioreale, l’inferno dietro le sbarre, il report choc di Ilaria Salis: celle con 12 detenuti e topi
Non siete soli: la polizia stradale abbraccia i giovani nel ricordo delle vittime della strada
Luigi, come riporta Il Mattino, aveva sedici anni e sognava di diventare calciatore. Ciro P., allora aveva quindici anni e non ha mai spiegato il motivo di quel gesto così violento tanto da macchiare la sua vita dell'infamia dell'omicidio. Fu condannato a sedici anni di galera per via della sua giovane età e alla scelta di chiedere il rito abbreviato, ma da qualche settimana è tornato a piede liero nel rione Sanità dove anche la famiglia del povero Luigi si è trasferita dal Rione Stella dove vivevano quando il ragazzo fu ucciso.
La mamma di Luigi si definisce una donna disperata: non solo ha perso suo figlio ma è anche costretta a temere qualche reazione degli altri suoi due figli che potrebbero perdere la testa ogni volta che si trovano al cospetto dell'assassino del fratello.
"Per me è terribile - dice la signora Bifaro - ogni volta che lo incontriamo rivivo la serata che ha distrutto la vita di mio figlio e di tutta la mia famiglia. Ma non so che fare, non so a chi rivolgermi." E continua: "Non so perché l'omicida sia già fuori e non voglio saperlo. Noi siano gente semplice, capiamo poco della legge e delle sue complicazioni. Non comprendiamo come sia possibile ammazzare e uscire dal carcere senza aver scontato tutta la pena. Ma credo che io e la mia famiglia abbiamo il diritto di vivere in pace, senza essere tormentati dagli incontri con chi ci ha ammazzato un figlio e un fratello."
Napoli, 'Viviamo con l'assassino di nostro figlio nel palazzo di fronte al nostro'
Notizie del giorno



































































