Polemiche per la morte dell’anziano ucciso dal migrante violento: ‘Nessuno ci aveva detto che era un violento’

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“Se solo ci avessero detto che il paziente aveva atteggiamenti aggressivi, se solo ci avessero raccontato cosa aveva fatto sabato, avremmo preso maggiori precauzioni”, questa la testimonianza dei sanitari di turno, ancora scioccati per l’accaduto dell’altra notte all’ospedale San Rocco di Sessa Aurunca. Si tratta di Charles Opoku Kwasi, trentuno anni, ghanese che ha ucciso a pugni Luca Toscano, un infermiere in pensione di settantasette anni di Falciano del Massico. Lo hanno identificato solo nella tarda mattinata di ieri quando, purtroppo era già tardi. Ieri, al piano terra dell’ospedale di Sessa si è consumata una tragedia che, a dire del personale dell’ospedale, poteva essere evitata.
“Siamo soli contro emergenze continue, in balia di persone con problemi psichici, a volte tossicodipendenti. Il pericolo è quotidiano per chi vive nei nostri reparti. Neanche i precedenti noti dell’immigrato ci sono stati forniti al momento del ricovero, la polizia quando ce lo ha consegnato ha omesso di dirci cosa aveva fatto. Il medico lo ha messo in una stanza singola, ma non è bastato. Si è svegliato e in silenzio si è scagliato contro l’altro degente. Sono stati momenti di violenza inaudita. Alcuni di noi sono rimasti feriti in circostanze analoghe, ma mai neanche infermieri con quarant’anni di carriera alle spalle, hanno visto una cosa simile”.
“Chiederemo ancora una volta più sicurezza e il drappello di polizia nell’ospedale o la vigilanza – continuano gli operatori sanitari -. Non è la prima volta che accade una cosa simile in reparto, ma questo è l’episodio più grave di sempre. Siamo tutti traumatizzati, i nostri pazienti sono sotto choc”.
C’erano, a dire del personale ospedaliero, altre possibilità percorribili che avrebbero evitato la tragedia. “In carcere c’è l’articolazione psichiatrica, è presente anche a Santa Maria Capua Vetere: se un soggetto è molto pericoloso socialmente può essere curato in penitenziario per mettere tutti in sicurezza.”
Intanto lo sgomento della comunità di Falciano del Massico  per la tragica morte di Luca Toscano, un uomo molto noto e stimato. Infermiere e tecnico di laboratorio, ha lavorato per quasi quarant’anni prima all’ospedale Monaldi di Napoli e poi a quello di Teano. A Falciano lo conoscevano tutti anche perché prestava la sua assistenza, quasi sempre gratuitamente, ai malati per delle iniezioni o delle flebo a domicilio. E’ stato a lungo anche Consigliere comunale, eletto sempre in delle formazioni civiche di area progressista. Coniugato, aveva due figlie, entrambe sposate.
Su corpo dell’uomo è stata eseguita l’autopsia disposta dai magistrati che stanno indagando sull’omicidio. La salma è attesa a Falciano del Massico nella mattinata di oggi. Già nel pomeriggio forse saranno celebrati i funerali. Il sindaco Erasmo Fava ha annunciato l’intenzione di proclamare il lutto cittadino. “Luca è stato un vero e proprio esempio per tutto il paese. Lo ha contraddistinto la vocazione per la sua professione e la sua umanità. Ha sempre lavorato con l’obiettivo di aiutare il prossimo. Per questi e moltissimi altri valori, propri di questa persona meravigliosa, mi lega a lui un rapporto di stima ed amicizia. Luca era una persona speciale”, commenta il sindaco.


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