Napoli, presentata la proposta di restauro della Villa comunale

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Napoli, presentata la proposta di restauro della Villa comunale. Per l’Albergo dei Poveri invece progetto definitivo entro dicembre 2023.

Nella sede dell’assessorato alla Salute e al Verde del Comune di Napoli, è stata presentata la proposta progettuale di restauro e valorizzazione della villa comunale.

Iniziativa del gruppo di progettazione, coordinato dalla società di ingegneria e architettura Riano, e con la presenza di professionisti esperti di paesaggistica e botanica. Entro la fine di gennaio 2023 sarà consegnato il progetto definitivo che sarà successivamente sottoposto alle verifiche propedeutiche all’approvazione.

    Invece il progetto del grande edificio di piazza Carlo III è al centro di una cabina di regia con il ministero della Cultura, con un finanziamento di cento milioni di euro previsto nell’ambito del PNRR e l’affidamento ad Invitalia, nell’ambito di un accordo quadro a cui ha aderito il comune di Napoli, così come avvenuto per altri grandi comuni.

    Architettura, servizi di ingegneria, strutture e sicurezza, queste le attività oggetto del piano, anche se manca ancora il progetto vero e proprio, che sarà pronto entro dicembre 2023. Il finanziamento servirà per operare su una parte dell’edificio, che occupa una superficie complessiva di 150 mila metri quadrati, e consentirà di ristrutturare una parte dell’edificio, la corte centrale, la corte occidentale e tutto il piano terra, dal lato di piazza Carlo III e da via Tanucci, e ad arredare la parte ristrutturata.

    Le scelte sulle cose da fare sono nate da un confronto col territorio e i luoghi saranno destinati ad attività sia permanenti che temporanee, creando una grande infrastruttura sociale urbana in costante movimento e in rapporto coi territori per promuovere impegno sociale e trasformazione.

    È questa in sintesi, come riporta una nota di Palazzo San Giacomo, la relazione che l’assessora all’Urbanistica e vicesindaca di Napoli, Laura Lieto, ha illustrato all’aula del Consiglio comunale circa lo stato dell’arte del progetto di rigenerazione del Real Albergo dei Poveri.

    Lieto ha, inoltre, spiegato che sull’Albero dei poveri “si seguirà il modello del percorso fatto con Napoli porta est per il coinvolgimento del Consiglio”.

    Diversi gli interventi in aula. Da Fulvio Fucito (Manfredi Sindaco) che ha espresso soddisfazione per la possibilità di procedere alla riqualificazione del sito grazie ai finanziamenti disponibili, “ma è giusto che il Consiglio sia coinvolto nel progetto per poter contribuire alla discussione e rappresentare le istanze del territorio” a Nino Simeone (Napoli Libera) per il quale sarà importante un confronto in commissione Infrastrutture con l’assessora sulle azioni messe in campo e condividere le scelte fatte.

    Toti Lange (Misto), invece, ha lamentato il mancato coinvolgimento del Consiglio su una scelta che riguarda una delle sfide principali che qualificherà la città nei prossimi anni. Ancora non è chiaro il ruolo della collaborazione tra pubblico e privato.

    Per Gennaro Acampora (Pd) il rischio è di riempire il sito di troppi contenuti e di non dargli una vera vocazione. Gennaro Rispoli (Napoli Libera) ha ricordato la missione originaria e utopica dell’Albergo dei poveri, lamentando la mancata apertura ai consiglieri comunali nella pianificazione delle scelte.

    Se Massimo Cilenti ha sottolineato come “il finanziamento non è sufficiente per fare tutto ma almeno si può cominciare, avviando però subito la riflessione sulla destinazione dei luoghi” per Iris Savastano (FI) c’è preoccup

    azione perché “lo stato dell’arte è ancora legato alle idee progettuali e manca ancora una visione. È tempo di passare dalle idee ai fatti, recuperando il tempo perduto e coinvolgendo i consiglieri comunali”.

    Nel dibattito anche Rosario Andreozzi (Napoli solidale Europa Verde) che ha ribadito che non è disposto a dare una delega in bianco alla giunta da parte del Consiglio comunale su un tema sul quale non c’è stato alcun coinvolgimento; Sergio D’Angelo (Napoli Solidale Europa Verde) che ha chiesto all’amministrazione di abbandonare l’affannosa ricerca di idee, con la successiva difficoltà di farne una sintesi.

    Non va dimenticato, per il consigliere, che vi è il vincolo di uso sociale; Gennaro Esposito (Manfredi Sindaco) che ha evidenziato la necessità di discutere in Consiglio di questo pezzo della città, che ha definito la ‘Porto Alegre’ napoletana.

    Infine, per Salvatore Flocco (M5S) va data dignità abitativa ai cittadini che abitano all’interno dell’Albergo dei poveri. Su questo è necessario fare un raccordo tra i vari assessorati per trovare una soluzione. Propone di realizzare un ambulatorio sociale 24h da inserire nella struttura e il trasferimento degli uffici della Polizia locale della Municipalità III.



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