Il mondo della sartoria napoletana piange il suo “ultimo gigante”: è morto Cesare Attolini, figlio del celebre Vincenzo e così come il padre innovatore assoluto del settore. Aveva 91 anni.
E’ morto Cesare Attolini, il ricordo del figlio Giuseppe
A raccontare i momenti della sua scomparsa è proprio il figlio di Cesare, nelle parole riportate da Il Mattino. “Mio padre ci ha lasciati nella sua casa di Napoli – ha detto Giuseppe -. Non aveva malori particolari, anzi, abbiamo parlato di lavoro con lui fino a ieri. Poi, dopo pranzo, si è addormentato e non si è svegliato più.
“Io e mio fratello eravamo a pranzo con dei clienti olandesi e ci siamo subito precipitati qui – prosegue ancora Giuseppe -. Quando sono arrivato da lui l’ho ringraziato per tutto quello che è stato e che mi ha insegnato, per i valori che mi ha inculcato. Siamo stati fortunati ad averlo”.
Cesare Attolini, una storia ricca di “innovazioni”
Cesare fu assoluto innovatore grazie anche all’opera di suo padre Vincenzo, il primo ad ideare (negli anni ’30) la giacca alla napoletana. “Mio padre osò mettere in discussione il modello inglese, portando a termine una rivoluzione – raccontava lui stesso -. Io ho semplicemente messo a frutto i suoi insegnamenti”.
Ma a Cesare, diventato celebre nella città di Torino, si deve comunque l’intuizione del nuovo metodo produttivo della lavorazione di giacche. Dopo l’esperienza piemontese seguì il suo ritorno a Napoli con l’apertura di una sartoria contemporanea in quel di Casalnuovo con i figli Massimiliano e Giuseppe.
Non ultimo, le sue collaborazioni con i grandi del cinema: suoi gli abiti di Jep Gambardella nel film “La Grande Bellezza” e quelli di Toni Servillo. Il suo abito da sera fu indossato anche per lo scatto poi finito sulla locandina del premio Oscar. Oggi alle 16 i funerali nella chiesa dell’Immacolata, al Vomero.
