L’agrifood traina l’export della Campania

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Nuovi e incoraggianti segnali per l’export della Campania, che torna al centro del dibattito economico per i successi delle eccellenze locali sui mercati esteri.

A guidare l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese del territorio è il comparto agroalimentare, che ha dimostrato ancora una volta di essere un importante volano per aumentare le vendite all’estero.

A dimostrarlo sono i numeri riportati dal direttore del Centro Studi Economici di Intesa San Paolo, Gregorio De Felice, che ha sottolineato come tra le eccellenze del Made in Italy, la Mozzarella Dop sia cresciuta in volumi di oltre il 22% in poco tempo. L’economista nei suoi commenti ha ricordato come la produzione negli ultimi 5 anni sia passata dalle 41.295 alle 50.677 tonnellate, una crescita produttiva resa possibile da un aumento esponenziale delle esportazioni, che soltanto lo scorso anno sono lievitate del 256%.

    Una resa che riguarda l’intero comparto dell’agri-food, da sempre considerato nelle recensioni di settore come uno dei settori più apprezzati dai mercati esteri. Lo testimoniano i dati riportati da Co.Mark Spa, società del Gruppo Tinexta specializzata nei servizi di internazionalizzazione per le imprese: la recensione dell’azienda, sulla base dei dati Ice, mette in luce le ottime performance dell’export italiano ortofrutticolo relative agli ultimi quattro anni in Francia, Austria, Spagna e Polonia, confermando come il Made in Italy rappresenti una leva importante per chi vuole investire all’estero.

    Frutta e ortaggi, patate e agrumi esportati nei mercati stranieri hanno fatto segnare un vero e proprio boom del settore ortofrutta. In particolar modo le opinioni di CoMark sottolineano come la Germania sia un ottimo bacino per la vendita dei prodotti del Bel Paese all’estero, dato che da sola ha importato quasi la metà degli alimenti italiani.

    Innovazione di prodotto e finanziamenti: le prospettive future

    Il primo trimestre dell’anno inizia dunque nel migliore dei modi per la Campania che fa registrare una crescita della produzione del 4,3% rispetto allo scorso anno: a giocare un ruolo determinante per il successo all’estero è stata una strategia improntata sulla qualità e l’innovazione di prodotto.

    La tracciabilità e la stabilizzazione dei prezzi hanno contribuito ad una buona tenuta dei distretti del Mezzogiorno. Sui 27 distretti agro-alimentari monitorati, la Campania occupa una posizione di spicco, chiudendo il trimestre con un saldo piuttosto positivo, favorito anche dai finanziamenti erogati alle aziende meridionali.

    Grazie al Patto per l’Export è stato possibile stanziare le risorse per potenziare gli strumenti di internazionalizzazione delle PMI Italiane, segnando la ripartenza del Made in Italy.

    Secondo la dichiarazione del Ministro degli Affari Esteri, evidenziata in una recensione di Comark dedicata ai finanziamenti pubblici a favore dell’internazionalizzazione delle imprese, le eccellenze Made in Italy rappresentano l’asset strategico dell’economia e dell’imprenditoria italiana.

    I commenti alla presentazione del piano strategico per le PMI evidenziano le principali linee guida che hanno permesso alle piccole imprese del territorio di innovarsi, dalla comunicazione alla formazione fino all’e-commerce e alla finanza agevolata.

    Il quadro descritto da Co mark trova conferma nei dati relativi alle esportazioni dei distretti del Mezzogiorno: l’export sembra aver giovato in particolare del buon andamento delle imprese della Campania, per le quali si è registrata una crescita delle esportazioni soprattutto nel comparto agroalimentare del napoletano, (+38,6%), confermando così le opinioni positive sulla forza attrattiva che i prodotti locali continuano ad esercitare sui mercati mondiali.

    I dati Eurostat rilevano un aumento delle esportazioni dell’Italia pari al 19,8%, altrettanto incoraggianti – secondo i commenti del ministro degli esteri – i dati del secondo trimestre dell’anno, diffusi dall’Istat, che evidenziano una crescita dell’export su base annua pari al 41.9%.

    Apprezzabili, in questo scenario, restano soprattutto i risultati della Campania, regione che con 11,5 miliardi di euro di export si conferma ancora una volta prima tra quelle del Sud: un traguardo che fa ben sperare in una totale ripresa per l’intera economia del territorio.


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