Calcio Napoli

Kvara mania in Georgia, nasce l’organizzazione no profit: “Volo, hotel e biglietti per il Maradona”

Pubblicato da
Condivid

Volo, alloggio e i biglietti per lo stadio Maradona. Tutto per sostenere l'idolo di casa, Khvicha Kvaratskhelia, un uragano che ha travolto Napoli, l'intera Serie A e soprattutto tutti i suoi concittadini in . Mariam Dartsmelia a Il Mattino ha spiegato il lavoro che sta svolgendo con la Crocoairways, creata praticamente apposta per seguire e supportare il numero 77 azzurro nelle gare casalinghe.

“Quello che abbiamo creato è un' ad hoc per sostenere e il – spiega -. Siamo un'organizzazione no profit con la quale ci limitiamo a rientrare nei costi, che non sono bassissimi”. Infatti si parla di 3599 lari georgiani a viaggio, più di 1300 euro. “Non tutti se lo possono permettere, ma alcuni pacchetti li offriamo tramite concorsi a premi e lotterie”.

“Ora per aggiudicarsi un posto bisogna prenotarsi con settimane di anticipo. Ci piace creare una unione con Kvara, per questo non è un viaggio finalizzato ad andare a vedere solo la partita al Maradona – prosegue Mariam -. E' un tour a tutti gli effetti della città, a volte con noi vengono anche cantanti georgiani e durante il viaggio cantiamo cori napoletani e cori nostri, per poi arrivare al giorno della gara”.

Kvara mania in Georgia: l'organizzazione no profit di Mariam

Mariam ha raccontato anche l'esperienza allo stadio Maradona: “Sediamo sempre agli stessi posti, tant'è che i nostri vicini di stadio ci considerano parte delle loro comitive – ha detto -. Incontrare Kvara? Qualcuno ce l'ha fatta, ma noi preferiamo non essere invadenti. Ci basta che lui sappia dove siamo allo stadio alzando lo sguardo verso la tribuna e che siamo lì per lui”.

Chiosa sul rapporto del popolo georgiano con Napoli: “Il nostro è un piccolo paese che sta vivendo un grande momento grazie a lui. E' diventato un simbolo, ama la sua gente più di quanto noi amiamo lui. A Napoli ci sentiamo a casa, siamo un popolo molto simile. Ci piace l'entusiasmo. E per me è diventata già un po' come una seconda casa”.

 


Pubblicato da