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Juve, il prossimo 15 giugno il processo per la manovra stipendi

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Non quindici, dunque. Dieci. Lo sconto di pena della Juventus trasforma – di nuovo – la classifica di Serie A nel nome del “principio d’afflittività. La giustizia sportiva viene a capo del primo spinoso problema: le plusvalenze. E in attesa che si concretizzi il secondo filone processuale, quello relativo agli stipendi “truccati”, arriva una prima fine a cinque mesi dalla prima sentenza.

La precedente sanzione, il -15 poi rispedito indietro dal Collegio di Garanzia dello Sport presso il Coni per una rimodulazione, s’è dunque abbassata a -10. La Juventus scende a 59 punti, che al momento valgono il settimo posto dietro la Roma. Afflittiva, un po’ meno ma comunque afflittiva. Quel tanto che basta per togliere ai bianconeri la qualificazione Champions, senza privarli della volata per un posto nelle altre coppe.

La Corte federale d’Appello, presieduta da Ida Raiola, ha poi prosciolto Pavel Nedved, Paolo Garimberti, Assia Grazioli Venier, Caitlin Mary Hughes, Daniela Marilungo, Francesco Roncaglio ed Enrico Vellano. Ma è chiaro che i guai giudiziari della Juventus non finiscono oggi.

Juve, il 15 giugno il processo per la manovra stipendi

Non solo resta in gioco a livello europeo una inchiesta della Uefa che potrebbe squalificare il club anche dalle coppe eventualmente conquistate, ma il prossimo 15 giugno la Juve dovrà affronterà il processo per la questione stipendi, ripartendo dal Tribunale federale. La procura della Figc chiederà un’altra penalizzazione, da scontare questa volta nel campionato 2023-24, spalmando così l’afflittività su due stagioni.

“Le nostre prime impressioni sono negative, non siamo soddisfatti. Ci aspettavamo che il verdetto arrivasse nel pre partita, non ci tocca. Fare qualsiasi commento è presto, usciremo con un comunicato a breve”. Così il capo dell’area sportiva della Juventus, Francesco Calvo, ai microfoni di DAZN dopo la sentenza sul caso plusvalenze. Ricorso? C’è la possibilità, ma dobbiamo leggere le motivazioni per i margini di un ricorso”.

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