Ultime Notizie

Napoli, preso a pugni perché andava troppo piano con la moto

Pubblicato da
Condivid

Un uomo è stato brutalmente aggredito al Vomero da uno sconosciuto. Dietro l’aggressione ci sarebbero motivi di viabilità.

Corrado Nigro ha contattato il deputato dell’Alleanza Verdi- Sinistra Francesco Emilio Borrelli per denunciare la vicenda. Era in sella alla sua moto quando è stato aggredito prima verbalmente e poi fisicamente perché andava “troppo piano”.

“Guidavo la mia moto a bassa velocità all’altezza del ponte di via Cilea al Vomero quando mi sento bussare da un auto dietro di me insistentemente ed inutilmente in quanto non stavo intralciando il traffico.

Evidentemente avevo la “colpa” di non correre e ciò li avrà infastiditi. Io ho reagito mandandoli a quel paese e gesticolando come per dire “passate!!!”. Al che mi affiancano e ci fermiamo entrambi. Loro mi rivolgono vari insulti impronunciabili ed io esclamo ” ma che cazzo volete?!” .

Ero convinto che la cosa finisse lì ed avrei voluto dir loro che era assurdo il loro comportamento giacché io stavo guidando per conto mio senza fare né infrazioni né ostacolandoli.

Ma non ne avuto il tempo. Il passeggero esce dall’ auto e mi prende a pugni un faccia ripetutamente cogliendomi anche di sorpresa. Finisco a terra e lui continua a colpirmi mentre io chiedo solo “basta!!”.

Poi se ne va buttando la mia moto a terra. Ringrazio la gente che mi ha soccorso, che ha visto e mi è stata solidale e i paramedici dell’ambulanza che mi hanno fatto le prime cure e valutato le mie condizioni” ha raccontato la vittima.

“La violenza gratuita aumenta di giorno in giorno – dichiara il deputato Francesco Emilio Borrelli – in modo impressionante. Ci sono persone pronte a uccidere il prossimo per una sciocchezza. Addirittura se uno non va a velocità spedita lungo le strade cittadine rischia la vita.

Il paradosso è che abbiamo un numero impressionante di incidenti stradali e vittime dovuti proprio alla guida spericolata e all’alta velocità nelle aree urbane di Napoli e incredibilmente rischia la vita anche chi rispetta i limiti. Siamo preoccupati della deriva violenta e criminale che sembra inarrestabile”.


Pubblicato da