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Napoletano morto in mare a La Maddalena: aperta un’inchiesta

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Sarà l’inchiesta aperta dalla Procura di Tempio Puasania a chiarire le cause dell’incidente che ieri pomeriggio è costato al vita a due persone al largo dell’isola de La Maddalena in sardegna.

La Guardia costiera di la Maddalena ha fornito una prima sommaria ricostruzione dei fatti in merito all’incidente in barca di ieri sera nell’Isola delle Bisce, tra La Maddalena e Caprera, che è costato la vita a Tommy Di Chello, 38 anni, origini napoletane ma residente a Golfo Aranci e Giacomo Botte, di Napoli.

La relazione della Guardia costiera è stata consegnata al pm di turno della Procura di Tempio, Nadia La Femina. Il motoscafo Fisherman era salpato nel primo pomeriggio da Cannigione, vicino a Porto Cervo, per una giornata di pesca. Arrivati al tramonto nella zona dell’incidente, il motoscafo si è avvicinato pericolosamente agli scogli, sfiorando le rocce affioranti, fino al terribile schianto.

L’imbarcazione è praticamente decollata sulla superfice dell’acqua e si è ribaltata. Le quattro persone a bordo sono finite in mare. L’allarme è stato dato da un finanziere del Nucleo operativo aeronavale di La Maddalena. Quando ha raggiunto la secca ha visto il motoscafo rovesciato che stava affondando.

Il militare della Guardia di Finanza ha prestato i primi soccorsi e chiamato la Guardia Costiera. Sul posto sono arrivate due motovedette della Capitaneria di porto di La Maddalena e una delle Fiamme Gialle.

Tommy Di Chello, titolare di un’azienda di giardinaggio, era padre dei una bambina di 6. Noto anche il nome di uno dei due feriti: si tratta di Carlo Nieddu, originario di Golfo Aranci come la vittima.I feriti dell’incidente in mare hanno riportato diverse fratture, particolarmente gravi le condizioni di uno dei due uomini.

Da quanto risulta, le condizioni del mare non erano avverse. L’imbarcazione, un Fisherman, è andato a sbattere a forte velocità contro gli scogli, come se chi fosse ai comandi della barca non li avesse visti.

 


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