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Figliuolo: “Da marzo quarta dose ai fragili. Entro fine settimana arriva Novavax”

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In attesa delle disposizione attuative da parte del ministero della Salute la struttura del commissario Francesco Paolo Figliuolo si prepara alla quarta dose di vaccino anti covid per le categorie di persone più fragili.

“La mia indicazione è che partiremo il primo marzo”, spiega il generale in visita all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze. Figliuolo si dice pronto alla terza dose anche per i cittadini che hanno effettuato la somministrazione con Johnson&Johnson mentre per la fine di questa settimana è previsto l’arrivo del vaccino Novavax.

“Ne riceveremo poco più di un milione di dosi che saranno subito distribuite a tutte le regioni e province autonome – dichiara – poi arriveranno ancora un altro paio di milioni di dosi nel mese di marzo”. E anche per il post 31 marzo, quando con tutta probabilità terminerà lo stato di emergenza, il generale parla di dosi di vaccino “stivate” per qualsiasi necessità.

“Ci sono tutte le interlocuzioni con il ministero della Salute per lasciare un pacchetto pronto – argomenta – oggi cadono i due anni dal primo caso e non dobbiamo dimenticarcene, è facile fare le cicale ma quando vengono i tempi duri dobbiamo aver messo del grano da parte. Guai a non aver fatto lezione di questo periodo”.

In merito all’evoluzione nei prossimi mesi il professor Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute Roberto Speranza, chiede che l’organizzazione per la vaccinazione “di massa” resti anche con il termine dello stato di emergenza. Anche perché, secondo l’esperto, nel prossimo autunno è possibile che un richiamo generalizzato “sia utile a tutti”.

L’obiettivo resta quello di uscire dalla pandemia. In questi due anni dallo scoppio del covid il costo stimato per l’Italia è stato di 19 miliardi. A metterlo nero su bianco uno studio di Altems, Alta scuola di economia e management dei sistemi sanitari della facoltà di economia dell’Università Cattolica.

Di questi 11,5 miliardi sono legati all’incremento della spesa sanitaria delle Regioni, 4,3 miliardi per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale (Dpi), anticorpi monoclonali, fiale remdesivir, gel, siringhe, tamponi, ventilatori, monitor, software, voli, (acquisti direttamente gestiti dalla struttura commissariale dell’emergenza Covid), infine 3,2 miliardi di euro per l’acquisto dei vaccini.

Nelle ultime 24 ore infine sono stati registrati 24.408 nuovi casi di positività con 201 decessi. Il tasso di positività cala al 10,5% (-0,8%). In Italia a oggi indicativamente una persona su cinque (20,05%) è stata contagiata dal virus (il dato non tiene conto delle reinfezioni), con un valore massimo registrato dalla Provincia Autonoma di Bolzano (33,9%), una persona su tre, e un valore minimo registrato in Sardegna (9,7%), una persona su dieci.


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