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Quirinale, nuova fumata nera e il centro sinistra boccia i nomi del centro destra

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Quirinale 2022: fumata nera nella seconda votazione del Parlamento in seduta comune integrato dai delegati delle regioni per eleggere il presidente della Repubblica.

Anche oggi nessuno ha raggiunto il quorum previsto dalla Costituzione dei due terzi dei componenti del Collegio.

Servirà una nuova votazione, la terza, prevista a partire dalle 11. Sono state 527 le schede bianche al secondo scrutinio. Al primo erano state 672. Aumentano rispetto alla prima votazione invece i voti dispersi: salgono infatti a quota 125 contro gli 88 registrati il giorno prima. Le schede nulle sono pari a 38. E il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è stato con 39 voti il più votato insieme al giurista Maddalena (39 voti anche per lui) nella seconda votazione.

L’accordo tra le forze politiche non c’è neanche al secondo giorno di votazioni dei grandi elettori. Il centrodestra ha ufficializzato le candidature dell’ex presidente del Senato Marcello Pera, dell’ex sindaco di Milano Letizia Moratti e dell’ex magistrato Carlo Nordio. Subito bocciati dal centrosinistra.

Dopo un vertice, Enrico Letta, Giuseppe Conte e Roberto Speranza hanno fatto sapere che pur essendo “un passo in avanti, utile al dialogo” su quei nomi non si può sviluppare una “larga condivisione”. Per questo il centrosinistra chiede già domani un incontro tra delegazioni ristrette dei due schieramenti.

Anzi, il segretario del Pd va anche oltre chiedendo una sorta di conclave: “la proposta che facciamo è quella di chiuderci dentro una stanza e buttiamo via le chiavi, pane e acqua, fino a quando arriviamo a una soluzione, domani è il giorno chiave”.

Proposta alla quale però il centrodestra non ha ancora risposto. Che serva ormai un’accelerazione è evidente e lo ha chiesta anche Italia Viva chiedendo al presidente della Camera di passare a due votazioni al giorno.

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