Per 14 indagati, il Gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha disposto il carcere, per tre i domiciliari. Dalle indagini dei militari della Compagnia di Sessa Aurunca, e’ emerso che gli indagati avevano creato numerose piazze di spaccio nei comuni casertani di Mondragone, Sessa Aurunca e Pietramelara, a Cassino e a San Salvo in provincia di Chieti. Le piazze di spaccio venivano rifornite grazie all’acquisto all’ingrosso, da trafficanti italiani e stranieri, di ingenti quantitativi di cocaina ed eroina. I carabinieri hanno incontrato difficolta’ nelle intercettazioni telefoniche e ambientali, visto che gli indagati parlavano tra di loro in dialetto Sinti. Le indagini, partite nel maggio 2018, hanno documentato oltre 200 episodi di spaccio.Tre spacciatori sono stati arrestati in flagranza e otto persone denunciate, Sequestrati 30mila euro in contanti e cinque chili tra cocaina ed eroina.
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I provvedimenti sono originati da una complessa ed articolata attività d’indagine, diretta da questa Procura e delegata ai Carabinieri della Compagnia di Sessa Aurunca, avviata nel mese di maggio 2018 e conclusasi nel novembre 2019, investigazioni che consentivano di individuare un gruppo di persone operanti nelle province di Caserta, Frosinone e Chieti, responsabili – in concorso tra loro – di una intensa e duratura attività di spaccio di sostanze stupefacenti. Dagli accertamenti svolti – servizi dinamici, intercettazioni telefoniche, telematiche, ambientali e videoriprese -, emergeva che alcuni degli indagati acquistavano all’ingrosso ingenti quantitativi di cocaina ed eroina da fornitori italiani ed esteri, e successivamente, anche favoriti dal dialetto “sinti” di difficile comprensione e diffusione, intessevano rapporti con altri spacciatori responsabili della gestione di autonome piazze di spaccio nei comuni di Sessa Aurunca, Mondragone, Pietramelara, Cassino e San Salvo (CH), provvedendo al trasporto e alla vendita di dette sostanze. Nel corso dell’attività venivano documentati oltre 200 episodi di spaccio, identificati numerosi assuntori (segnalati alla competente Autorità amministrativa), arrestati 3 spacciatori locali e deferite in stato di libertà altre otto persone. Venivano inoltre rinvenuti e sequestrati 30.000 curo in contanti e 5 kg. tra cocaina ed eroina, sottraendo dalla disponibilità dei pusher migliaia di dosi pronte per essere immesse nel mercato al dettaglio.