Restano in carcere Righetto e Aulisio, ritenuti due killer e responsabili di due tentati omicidi nella nuova guerra di camorra tra Ponticelli e San Giovanni a Teduccio.
Tentato omicidio, ricettazione e porto abusivo di armi da fuoco aggravati dal metodo mafioso: sono le accuse che gli inquirenti della Direzione Distrettuale Antimafia contestano a Giuseppe Righetto e Nicola Aulisio, lo scorso 20 marzo sottoposti a fermo, nel quartiere Ponticelli di Napoli, dagli agenti della Squadra Mobile, del commissariato di Ponticelli e dai carabinieri del Nucleo Investigativo e della Compagnia di Poggioreale. Per la Procura Antimafia Righetto e Aulisio sono due esponenti del clan camorristico "De Luca Bossa - Minichini - Casella", che fa affari illeciti nel quartiere Ponticelli di Napoli. Insieme con il clan Rinaldi, di San Giovanni a Teduccio, e dei clan Cuccaro e Aprea, del quartiere di Barra, le famiglie malavitose dei "De Luca Bossa - Minichini - Casella", federate del cartello mafioso denominato "Alleanza di Secondigliano".
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Righetto, per gli investigatori, e' il responsabile del tentato omicidio del pregiudicato Rodolfo Cardone, ritenuto legato al clan De Martino, ferito alla schiena con un colpo d'arma da fuoco lo scorso 7 ottobre in via Fratelli Grimm.Potrebbe interessarti
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