Arresto capo setta: si faceva chiamare Diavolo. Accusato di abusi su minori

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Si sentiva il diavolo, e riusciva a convincere i suoi adepti di essere in possesso di poteri sovrannaturali. In questo modo perpetrava abusi, anche sessuali, e pure ai danni di minorenni. Un 23enne residente in provincia di Prato e’ finito agli arresti domiciliari, in esecuzione di un’ordinanza del Gip del Tribunale di Firenze, richiesta dalla Procura della Repubblica del capoluogo toscano, con l’accusa di riduzione o mantenimento in schiavitu’ o in servitu’, violenza sessuale e pornografia minorile.

E’ ritenuto responsabile di aver ridotto e mantenuto in uno stato di profonda soggezione diverse persone, alcune delle quali anche minori, abusando della loro condizione di inferiorita’ psichica e approfittando di situazioni di vulnerabilita’ per compiere violenze sessuali. L’indagato, qualificandosi come “il Diavolo”, si sarebbe messo a capo di una “setta satanica” da lui creata al fine di ottenere da ogni componente del gruppo la cieca obbedienza e totale accondiscendenza a qualunque sua richiesta mediante inganno, violenza e minacce. Il provvedimento, eseguito questa mattina dalla Polizia di Stato, raccoglie l’esito delle articolate indagini, svolte dalla Squadra Mobile di Firenze diretta da Antonino De Santis, unitamente al Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine di Roma, e coordinate dalla Procura della Repubblica di Firenze, che sono iniziate nell’aprile del 2019 a seguito della segnalazione da parte della madre di due ragazzi e dell’Osservatorio Nazionale Abusi.



    Durante l’inchiesta, coordinata dal Sostituto Procuratore Angela Pietroiusti, gli inquirenti hanno assunto importanti informazioni dalle vittime ed eseguito complessi accertamenti tecnici sul traffico telefonico e sui profili social dell’indagato. E’ stato cosi’ possibile ricostruire un contesto di soggezione continuata indotto mediante inganno, minacce e violenza, contraddistinto da una visione distorta della realta’ nella quale il leader era, come gia’ detto, considerato il “Diavolo”, con capacita’ e poteri sovrannaturali, e i suoi seguaci entita’ non umane che, al fine di acquisire piu’ poteri, sarebbero stati costretti a rituali di ogni genere, anche di natura sessuale. A tal proposito il giovane avrebbe fatto credere a tutti gli appartenenti al gruppo che erano persone prescelte, che nelle precedenti vite avevano avuto un’altra identita’ sovrannaturale (Amon, Atena, Banshee, Aracne, Eva, le Sette Furie, Ares) e che la loro missione era quella di salvare il mondo. L’indagato avrebbe cosi’ sottoposto i suoi adepti a una serie di domande su presenze estranee invisibili, quali vampiri e lupi mannari, al fine di convincerli a fare una specifica richiesta al diavolo mediante la stipulazione di un patto in ragione del quale gli dovevano essere fedeli e mantenere il segreto per evitare disgrazie e sofferenze a se’ stessi e alle proprie famiglie.


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