Avellino e Provincia

Coronavirus: il sindaco Avellino annuncia lo screening di massa

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“La guerra al Coronavirus non la vinciamo con un posto in piu’ in terapia intensiva ma con un contagiato in meno che arriva in ospedale”. Partendo da questa considerazione, il sindaco di Avellino, Gianluca Festa, annuncia uno screening rivolto ad almeno 5 mila cittadini per “scovare” gli asintomatici e non far finire Avellino nel dramma di altre citta’ del Nord”. Festa ha annunciato di aver ordinato 5 mila kit per test rapidi prodotti dalla Technogenetics, a sua volta fornitrice della Regione Campania. La decisione del sindaco del capoluogo irpino e’ stata comunicata al presidente della Regione Campania. Ma chi dovra’ metterla in pratica? “Se vorra’ farlo la Asl, ben venga. Altrimenti lo fara’ il Comune con la collaborazione dell’Ordine dei medici”, dice. I test dovrebbero essere effettuati attraverso controlli domiciliari e i drive test. Festa apre anche un fronte polemico con il governatore De Luca: “Si sta dimostrando distratto nei confronti di Avellino. Di fronte alla salute dei miei concittadini, non staro’ a guardare un minuto di piu'”. Sull’utilizzo dei kit veloci, indirettamente interviene anche l’azienda che li produce.

“Non sono la bacchetta magica” dice Salvatore Cincotti, ceo di Technogenetics, l’azienda nata dalla joint venture tra Altergon Italia e il colosso farmaceutico cinese Khb, intervenuto al programma Qui Regione in onda sull’emittente regionale di Avellino, Primativvu. Cincotti fa presente che per sottoporre 5 mila persone allo screening veloce, ai fini della attendibilita’ del test, vanno previsti sette test ad ogni persona nell’arco di una settimana. Senza contare che successivamente i test risultati positivi devono essere sottoposti al tampone perle definitiva validazione”. Il rischio, secondo Cincotti, “e’ quello, in questa fase, di ingolfare il sistema” e di “ingenerare aspettative che alimentano confusione e allarmismo. Prima dei kit -conclude il leader dell’azienda che li produce- conta molto di piu’ stare in casa e osservare tutte le disposizioni sul distanziamento sociale”.

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