Da questa sera e fino al 6 gennaio, al Teatro Tram di via Port’Alba (Napoli), Antonio Buonanno in “Il gioco dell’amore e del caso”, una commedia francese del Settecento che si diverte a mescolare le carte dei sentimenti e delle classi sociali. La commedia settecentesca di Marivaux rivive per la regia di Mirko De Martino sul palcoscenico del Teatro Tram con, oltre a Buonanno, Antonella Liguoro, Tommaso Sabia, Alessia Thomas, Gabriele Savarese: quattro giovani attori che metteranno in scena fino a domenica una delle opere più celebri del drammaturgo francese. Silvia, la giovane figlia del nobile Orgone, decide di travestirsi con gli abiti della sua cameriera Lisetta per poter osservare di nascosto il suo promesso sposo Dorante, che lei ancora non conosce. Ma Dorante, all’insaputa delle due ragazze, ha avuto la stessa idea: ha scambiato i suoi abiti con quelli del servitore per poter studiare la sua futura moglie. Solo Orgone è al corrente di entrambi i travestimenti, ma non dice nulla perchè è convinto che lo stratagemma possa essere un ottimo modo per svelare i veri sentimenti di ciascuno di loro.
L’amore non è un gioco: il titolo scelto da Marivaux per la sua celebre commedia è volutamente ambiguo – si legge nelle note di regia -. Non sono i personaggi che giocano all’amore, ma è l’amore che gioca con loro con la complicità del caso, o del destino. O forse dovremmo dire con la complicità della ragione, che conosce le ragioni del cuore meglio del cuore stesso (sovvertendo il famoso aforisma di Blaise Pascal). Il saggio Orgone, infatti, più che un padre, appare come il regista dello spettacolo che i quattro ragazzi recitano sotto i suoi occhi. Ma “recitare”, in francese, si dice “jouer”, cioè giocare. Recitare è dunque un gioco, ma corteggiare è recitare, quindi anche corteggiare è un gioco, un gioco che ha delle regole da rispettare. E l’amore, invece? E’ una forza che nasce nel cuore, che guarda oltre le apparenze, ma che ha bisogno della ragione per essere guidata. La commedia di Marivaux è vecchia di quasi tre secoli, eppure, spogliata di tutto ciò che appartiene al tempo dell’Illuminismo francese, torna in scena piena di vita, fresca, perchè i sentimenti, da che mondo è mondo, sono sempre gli stessi. “Il gioco dell’amore e del caso” è uno dei capolavori teatrali del drammaturgo francese Pierre de Marivaux. Si tratta di una commedia che fu rappresentata la prima volta dagli attori della Comédie italienne il 23 gennaio 1730 con grande successo. Da allora, l’opera è diventata una delle commedie più rappresentate nei teatri di tutto il mondo.
Articolo pubblicato il giorno 2 Gennaio 2019 - 16:18 / Cronache della Campania