Meret: il futuro è suo

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Alex is back. Finalmente il Napoli può riabbracciare Meret, ufficialmente guarito dopo il brutto infortunio avuto al primo giorno del ritiro estivo di Dimaro quando si fratturò il terzo medio dell’ulna sinistra in uno scontro di gioco con il primavera Mezzoni. Un lungo calvario durato due mesi, periodo in cui il friulano è stato costretto a guardare i suoi compagni solo da lontano, in un misto tra rabbia e frustrazione per non poter mostrare sul campo le sue qualità. Ma ora che l’infortunio è alle spalle sorge un problema non da poco: che ruolo avrà Meret nel nuovo Napoli di Ancelotti? L’ALTERNATIVA – Sin dai primi giorni di ritiro, infatti, il mister azzurro aveva sempre espresso parole di elogio per l’ex Udinese, indicato da tutti gli addetti ai lavori come miglior prospetto italiano al pari di Gigio Donnarumma. Ma con Alex fuori dai giochi i partenopei hanno dovuto fare di necessità virtù, cercando di sfruttare le risorse che avevano già in rosa. Da qui la promozione di Karnezis da riserva a titolare, ruolo ricoperto per tutto il precampionato (con alterne fortune) e anche in alcuni match stagionali, con il greco che ha comunque dato tranquillità e solidità al reparto, come dimostrano i due ‘clean sheet’ conquistati contro Fiorentina e Parma.IL COLOMBIANO – Ma il solo Karnezis non poteva essere abbastanza per tutta la stagione, e allora dopo aver sondato i vari Ochoa e Mignolet si decide di virare con forza su David Ospina, in uscita dall’Arsenal per l’arrivo in estate del tedesco Leno. L’esordio del colombiano non è dei migliori: prima i due gol incassati dal Milan (nel match poi vinto dagli azzurri per 3-2) e poi soprattutto i tre presi dalla Sampdoria sono segnali preoccupanti, colpa anche della poca affinità col duo Koulibaly-Albiol, che fino a pochi mesi fa costituivano assieme a Pepe Reina uno dei punti di forza del Napoli di Maurizio Sarri. Intanto le partite passano e il Napoli continua a vincere, merito anche del passaggio al 4-4-2 che dà solidità a tutta la squadra, e arriviamo così alla settimana scorsa, quella post-sconfitta con la Juve, quando il Napoli fa l’en plein: 1-0 contro il Liverpool (con zero tiri in porta dei reds) e soprattutto 2-0 contro il Sassuolo, con Ospina migliore in campo e autore di almeno tre parate decisive.IL FUTURO – Detto ciò, si torna al dubbio di partenza: come si inserirà Alex Meret in queste rotazioni? Difficile dirlo, dovremo aspettare che portierino classe ’97 torni ufficialmente tra i convocati (forse già ad Udine dopo la sosta), ma la sensazione è che nè lo staff tecnico nè lo stesso Ancelotti vogliano bruciare le tappe. Se il responso dagli allenamenti sarà positivo potremmo ipotizzare un suo ritorno tra i titolari già nel match casalingo contro l’Empoli del prossimo 2 novembre, oppure più realisticamente per la sfida col Chievo del 25 novembre, lasciando così il tempo a Meret di tornare al 100% e riacquisire dimestichezza con i meccanismi difensivi. Ma una cosa è certa: senza fretta e soprattutto senza forzature, per tre semplici motivi: perché Ospina e Karnezis danno garanzie, perché Meret è ancora giovanissimo, ma soprattutto perché De Laurentiis la sua scelta l’ha già fatta in estate spendendo oltre 20 milioni di euro per strapparlo alla concorrenza. Il futuro della porta del Napoli è tutto nelle sue mani.




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