Rivolta dei parlamentari napoletani: ”La maglia nera porta jella, torniamo all’Azzurro”

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Il tecnico del Napoli, Maurizio Sarri nel dopo gara contro la Juventus per sdrammatizzare la sconfitta si era detto triste perché aveva visto perdere ” i grigi contro i gialli” riferendosi alle maglie indossate dalle due squadre durante la gara e ricordando ii colori azzurri e bianconeri. Ora Quelle che sembrava una battuta è diventato un vero e proprio cavallo di battaglia finito addirittura in Parlamento. “Torniamo all’azzurro”. Il “ciuccio deve rivivere”. Il “nero porta sfiga”. Basta “seguire i dettami cromatici del marketing aziendale”. E’ un coro unanime quello degli ‘onorevoli tifosi’ del Napoli. La divisa nero-grigia indossata dagli uomini di Maurizio Sarri nelle ultime partite (non a caso battezzata Kappa Carbon), a detta della maggior parte dei parlamentari affezionati ai colori azzurri non sarebbe proprio di buon auspicio.
Basti pensare al big match con la Juve, perso in casa con la rete di core ‘ngrato Gonzalo Higuaìn, che oltre a togliere alla squadra partenopea il primato in classifica, ha anche sancito la prima sconfitta in campionato dopo 14 risultati utili consecutivi. Da qui l’appello rivolto al presidente della società, Aurelio De Laurentiis, quasi un grido di dolore: “Aurè, cambia ‘sta maglia”. “non si può rinunciare al fascino della maglia azzurra”, quella che ricorda le imprese scudetto del Pibe de Oro. Il parlamentare M5S Roberto Fico, presidente della Vigilanza Rai non ne fa una questione di malocchio, ma è categorico: ”La maglia deve essere sempre azzurra, perchè quello deve essere il nostro colore. La sfiga non c’entra nulla…”. La pensa diversamente il deputato di Forza Italia, Paolo Russo: ”Quando l’innovazione è regressione, il colore genera la sfortuna. Anzi, è parte della sfortuna. Ricordo quelle belle magliette azzurre e quel bel pantaloncino bianco, segno del nostro ciuccio e della nostra passione. Che sta succedendo?”.
Il senatore Riccardo Villari, presidente del club Napoli di Palazzo Madama e Montecitorio, si sfoga: ” ”Io mi chiedo: ma che l’abbiamo cambiata a fare la maglia? Quando le cose vanno bene, quieto non movere… Queste stravaganze lasciamole fare ad altri”, dice l’esponente del gruppo Gal, che cita Edoardo De Filippo: “essere superstiziosi è da ignoranti, ma non esserlo porta male…”. ”Secondo me l’azzurro è l’azzurro e come tale va conservato”, avverte l’ex ministro della Giustizia Clemente Mastella, presenza fissa al San Paolo, che aggiunge: ” Un tempo dicevamo gli azzurri del Napoli, i rossoneri del Milan, oggi non è più cosi.
A volte ci sono anche magliette inguardabili, con colori orridi, bisogna tornare alla tradizione storica”. Sulla stessa linea Domenico De Siano, coordinatore regionale di Fi in Campania: ”Dobbiamo essere fedeli alla tradizione, che porta bene, abbiamo vinto due scudetti in azzurro…”. Per l’occasione, insomma, Camera e Senato si trasformano nella curva del San Paolo e la protesta monta. Arturo Scotto, deputato di ‘Liberi e Uguali’, non ha dubbi: ”L’azzurro è il colore del Napoli e del mare. Immaginare di cambiarlo o sporcarlo, significa cambiare la natura di un’intera città, non solo di una squadra di calcio”. Il completo black porta jella?
”Io sono illuminista e razionalista, ma la penso come De Filippo: ‘Non è vero ma ci credo…”. ”Torniamo all’azzurro. Torniamo a vincere, soprattutto”, rimarca Gennaro Migliore. “Il Napoli -spiega il sottosegretario alla Giustizia del Pd- è una squadra che ha un carattere e una personalità ben definite. Non capisco perchè confondere con ben quattro maglie durante tutta la stagione”.


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