La “maledizione di Pompei” colpisce un’altra turista ladra che restituisce il reperto sperando di guarire

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Una giovane straniera, che ha trafugato alcuni piccoli reperti di pomice da Pompei, si è ammalata di cancro. La donna, che ha preferito rimanere anonima, ha spedito al direttore del Parco archeologico una di scuse, accompagnata dai reperti rubati.

“Non sapevo della maledizione”, ha scritto la donna nella lettera, scritta in inglese. “Non sapevo che non avrei dovuto prendere delle pietre. Nel giro di un anno mi sono accorta del cancro. Sono giovane e in salute e i medici dicono che è solo ‘sfortuna'. Per favore accetta le mie scuse e questi pezzi. Mi dispiace”.

Zuchtriegel ha pubblicato la foto della lettera e dei reperti rubati sui social, con un messaggio di speranza: “Cara anonima mittente di questa lettera… le pietre di pomice sono arrivate a Pompei… Ora buona fortuna per il tuo futuro e ‘in bocca al lupo', come diciamo in Italia”.

    La storia della giovane turista ha suscitato grande interesse sui social, dove molti utenti hanno espresso la propria solidarietà alla donna e hanno augurato una pronta guarigione.

    La “maledizione di Pompei”

    La credenza nella “maledizione di Pompei” è diffusa da secoli. Secondo la leggenda, chi ruba un reperto dalla città antica è destinato a subire una punizione divina. In realtà, non esiste alcuna prova scientifica a sostegno di questa credenza. Tuttavia, la storia della giovane turista dimostra che la superstizione può avere un grande potere sull'animo umano.

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