LE DICHIARAZIONI

Messina Denaro, Salvatore Borsellino: “Sua latitanza è stata vergogna di Stato”

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“E' morto un criminale. Secondo me la sua cattura non è stata un successo dello Stato, ma una resa a fronte della sua malattia. Ha preferito farsi curare dallo Stato piuttosto che curarsi nella ”. Salvatore , fratello del giudice Paolo, commenta così la morte di Matteo Messina Denaro.

“Purtroppo, essendo laico, non posso neanche sperare in una giustizia divina – prosegue Borsellino sempre sulla scomparsa del boss -. Questa sua latitanza è stata una vergogna per lo Stato, come lo sono state le latitanze di Bernardo Provenzano, ma anche quella di Totò Riina”.

“Vengono catturati nel momento in cui cambia qualcosa e viene meno in qualche maniera il loro sistema di protezione – ha aggiunto -. Purtroppo questa cattura non ha portato a nessun contributo nella ricerca di verità e giustizia e sui segreti che si porta, soprattutto sui rapporti tra mafia e Stato”.



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