Il ministro Costa consegna telecamere a 24 comuni per Terra dei fuochi

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Sono 24 i comuni che hanno ricevuto dal Ministro Costa telecamere (in totale 500) ad alta definizione, per monitorare strade e zone sensibili all’abbandono illegale dei rifiuti e ai roghi.

“Il nostro impegno, sancito proprio sabato scorso con la Carta di Carditello, è far nascere un nuovo patto di collaborazione tra Stato e i cittadini, che finalmente si riappropriano degli spazi comuni, dell’ambiente, della vivibilità – spiega il ministro dell’Ambiente Sergio Costa, questa mattina a Pomigliano d’Arco (Napoli) -. Alle amministrazioni pubbliche ora chiedo di attivarsi e mantenere sempre attive queste telecamere, anche per distinguere e tutelare i cittadini onesti di questi territori, che sono la stragrande maggioranza, dalla esigua minoranza degli ecocriminali. Oggi abbiamo visto che, laddove sono state installate le telecamere, l’abbandono dei rifiuti è cessato. Un abbandono che prelude spesso il rogo tossico. Con queste telecamere, vogliamo dotare i comuni di uno strumento in più per la lotta contro questa piaga. Adesso spero che altri comuni si aggiungano”.

Attualmente, sul territorio pomiglianese sono state installate 130 telecamere, comprese quelle del progetto Terra dei fuochi che non erano state ancora attivate. Il ministero ha consegnato ulteriori 30 telecamere, che saranno impiegate per sostituire quelle malfunzionanti e coprire altre zone del territorio comunale.

All’incontro a cui hanno partecipato anche il sindaco di Pomigliano Gianluca Del Mastro, la vicepresidente del Consiglio regionale della Campania Valeria Ciarambino, l’onorevole Salvatore Micillo della Commissione Ambiente, l’incaricato ai roghi dalla prefettura di Napoli Filippo Romano, manifesta solidarietà espressa dal ministro al sindaco Del Mastro per le minacce subite pochi giorni fa per mezzo di una busta contenente un proiettile.

indaco di Pomigliano Del Mastro – foto dal web

Dopo Giugliano e Caivano, la lista si allunga con i comuni della Città metropolitana di Napoli e quelli della provincia di Caserta: Arzano (Na), Bacoli (Na), Camposano (Na), Carbonara di Nola (Na), Carinaro (Ce), Casal di Principe (Ce), Casalnuovo di Napoli (Na), Casaluce (Ce), Castel Volturno (Ce), Cercola (Na), Cesa (Ce), Comiziano (Na), Crispano (Na), Frattaminore (Na), Frignano (Ce), Lusciano (Ce), Mariglianella (Na), Orta di Atella (Ce), Ottaviano (Na), Quarto (Na), Pomigliano d’Arco (Na), San Felice a Cancello (Ce), Saviano (Na), Somma Vesuviana (Na).

Questi i 24 comuni che hanno richiesto materiale per la videosorveglianza dei loro territori.


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