I Sindaci #Welcome della provncia di Avellino e Benevento, contro il Decreto Sicurezza

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I Sindaci della Rete dei Piccoli Comuni del #Welcome della provincia di Benevento e di Avellino sottoscrivono un comunicato di solidarietà ai migranti. Il comunicato è firmato dai sindaci Domenico Canonico (Baselice), Vito Fusco (Castelpoto), Carlo Grillo (Chianche), Giuseppe Addabbo (Molinara), Giuseppe Lombardi (Petruro Irpino), Roberto Del Grosso (Roccabascerana), Carmine Agostinelli (San Bartolomeo in Galdo) e Angelina Spinelli (Santa Paolina), i quali di fronte al dolore, alla fatica e al grido di speranza delle popolazioni migranti, manifestano il proprio desiderio di trovare una soluzione concreta tra il corretto esercizio del dovere di accoglienza dello Stato Italiano sancito dalla Carta Costituzionale, i diritti civili riconosciuti dall’ordinamento giuridico e le risorse del welfare disponibili per i Comuni, si dichiarano apertamente contrari alle norme del cosiddetto Decreto Sicurezza, oggi legge 113/2018.
“Ci uniamo alle preoccupazioni espresse dal Sindaco di Bari, Antonio De caro, Presidente Anci. Se ai migranti presenti nelle nostre città non possiamo garantire i diritti basilari assicurati agli altri cittadini, né, ovviamente, abbiamo alcun potere di rimpatriarli, come dovremmo comportarci noi sindaci? Inoltre da quando si è deciso di chiudere i centri Sprar, che distribuendo su tutto il territorio nazionale il flusso migratorio assicuravano un’accoglienza diffusa, anticamera di una necessaria integrazione, alcune città hanno visto un aumento considerevole di stranieri nei centri Cas e Cara, a gestione ministeriale”. “Si è interrotto, così – aggiunge – un percorso virtuoso di accoglienza e integrazione e si è favorito l’aumento di tensioni sociali nelle comunità di riferimento”.
I Piccoli Comuni del #Welcome avevano partecipato alle sedute della Commissione immigrazione ANCI riunite ad hoc per proporre emendamenti al Decreto nella sua fase di conversione in Parlamento, ma le osservazioni dei suddetti Sindaci non sono state recepite in nulla dal testo legislativo approvato. Come dichiarato dal presidente della Commissione, Matteo Biffoni, a nome di tutti: “I Sindaci erano già allora consapevoli che applicare quelle norme avrebbe significato far diventare formalmente ‘invisibili’ persone che sui territori vivono e che in futuro torneranno a rivolgersi ai Comuni”.
Queste le ragioni per cui manifestano un aperto dissenso all’applicazione della Legge 113/2018 chiedendo al contempo una urgente e attenta revisione.
“Facciamo appello al Governo italiano di voler accogliere i 49 profughi che si trovano tuttora a bordo di navi nel Mediterraneo dichiarando l’ospitalità immediata presso i nostri SPRAR, dove gli attuali posti liberi superano complessivamente quel numero.”



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