Anche a Bergamo si ripetano scene di razzismo contro i tifosi del Napoli così come era capitato due settimane fa perfino a un giornalistra a Firenze ma come è accduto sempre a Bergamo negli anni scorsi.
E allora quando perfino il tecnico del napoli, Antonio Conte dice che è ora di finirla contro queste discriminazioni a senso unico solo contro i supporter azzurri come non dargli ragione. Eppure nessuno dei tanti politici napoletani e campani che siedono in parlamento alzano la voce.
Sta diventando virale un video di Salvatore Di Lauro e pubblicato dal deputato di Alleanza Verdi Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, che riprende un tifoso del Napoli seduto in tribuna allo stadio di Bergamo, che viene costretto dagli steward a lasciare il posto tra grida, insulti e buu razzisti, solo perché esponeva la sciarpa della sua squadra del cuore.
“Il razzismo più becero negli stadi italiani sta tornando prepotentemente nell’indifferenza generale. E’ assurdo che una persona non possa liberamente acquistare il biglietto di una partita e indossare i colori della squadra del cuore.
Questo episodio è ancor più inaccettabile perché a inveire con accanimento contro il supporter azzurro non sono ultras della curva ma il settore della tribuna, prova evidente dell’ignoranza e dell’inciviltà dilagante negli stadi italiani. Contro questa deriva devono essere prese misure serie ed efficaci a tutela dei tifosi onesti e delle famiglie, che di questo passo saranno sempre più emarginate dalla frequentazione degli stadi.
Trovo assurdo che le porte degli impianti restino chiusi a chi ama il calcio davvero con divieti, come quello che riguarda le trasferte dei tifosi del Napoli residenti in Campania, tanto inutili quanto ingiusti. Misure che rischiano esse stesse di risultare discriminatorie, come giustamente ha dichiarato anche l’allenatore del Napoli, Antonio Conte. Serve uno sforzo comune per chiudere gli stadi ai razzisti e ai delinquenti, senza ‘sparare nel mucchio’ solo per far vedere che si è fatto qualcosa”. Questo il commento di Borrelli.
Articolo pubblicato il giorno 19 Gennaio 2025 - 18:02
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