Sconcerto nel calcio femminile austriaco: un dirigente della squadra del Vorarlberg, club di prima divisione, avrebbe minacciato alcune giocatrici con un’arma da fuoco negli spogliatoi poco prima di una partita. Secondo quanto riportato dai media locali, l’episodio si sarebbe verificato pochi minuti prima del fischio d’inizio.
Il dirigente, armato di pistola, avrebbe fatto irruzione nello spogliatoio minacciando di usarla se le calciatrici non avessero vinto l’incontro. La situazione, carica di tensione, si è conclusa quando le atlete sono fuggite e hanno immediatamente contattato l’Associazione Calciatori Austriaca (VdF), denunciando l’accaduto.
La polizia ha confermato l’apertura di un’indagine, dichiarando che “le indagini sono in corso” e che stanno raccogliendo testimonianze per accertare i fatti e verificare la presenza di eventuali responsabilità penali.Potrebbe interessarti
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L’episodio ha avuto un impatto devastante sulla squadra: la maggior parte delle giocatrici avrebbe già deciso di lasciare il club, sconvolte dall'accaduto e preoccupate per la propria sicurezza. Questo potrebbe portare a conseguenze pesanti per il Vorarlberg, sia sul piano sportivo che su quello organizzativo.
Il caso ha scosso l’intero panorama calcistico austriaco, suscitando indignazione e richieste di chiarimenti. Le associazioni di categoria hanno espresso solidarietà alle giocatrici, condannando con fermezza l’episodio e chiedendo provvedimenti severi nei confronti del dirigente coinvolto. Resta da vedere come evolverà la situazione, ma l’incidente ha già sollevato un acceso dibattito sulla sicurezza e la tutela delle atlete all'interno degli ambienti sportivi.
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