I dirigenti medici, sanitari, veterinari e delle professioni sanitarie dell'Asl Napoli 1 hanno dichiarato lo stato di agitazione come risposta al rifiuto della dirigenza aziendale di incontrare i sindacati per discutere degli interventi necessari per sostenere i Pronto Soccorso Aziendali.
Questa decisione è stata presa dopo un'assemblea il 6 febbraio e la nota è stata firmata dai rappresentanti di vari sindacati e inviata ai vertici dell'Asl Napoli 1 Centro, al Prefetto di Napoli e agli organi di informazione.
"Il direttore generale ha ignorato le proposte e le richieste di incontro del sindacato, limitandosi a respingere le richieste di riconoscimento economico ai pochi operatori rimasti. Inoltre, nonostante il Regolamento per la Graduazione degli Incarichi Dirigenziali sia stato adottato nel mese di luglio 2023, non risulta ancora applicato.
Si richiede pertanto l'immediata assegnazione degli Incarichi Professionali così come indicato nel Regolamento e, qualora vi fossero ulteriori impedimenti, la individuazione dei Direttori Medici di Presidio quali responsabili del completamento delle procedure".
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La decisione di dichiarare lo stato di agitazione è stata presa anche perché l'Asl Napoli 1 avrebbe costantemente trascurato i doveri di informazione e confronto.
Mancato confronto con i sindacati alla base della decisione
Ad oggi la Contrattazione Integrativa è sospesa e i dati, richiesti da anni, sulla consistenza di organico nei vari reparti e sugli eventuali residui per ciascun fondo con l'utilizzo analitico delle risorse non sono mai stati forniti.
La situazione critica dei Pronto Soccorso aziendali è il risultato di anni di progressivo svuotamento delle risorse umane e di sostanziale inerzia della Direzione Generale nell'affrontare e risolvere la crisi.






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