Cinema

Golden Globe Awards, trionfo per ‘Oppenheimer’ e delusione per Garrone

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E' stato , la pellicola di , il vero mattatore dell'81ma edizione dei Awards. Con cinque statuette su otto candidature, ottiene anche il primato dei premi vinti, inclusa la regia e l'attore protagonista in un film drammatico con Cillian Murphy.

Tra gli altri premi anche miglior film drammatico e miglior regia. Il globo d'oro per la miglior commedia è andato a “Poor things” di Yorgos Lanthimos. Delusione invece per l'Italia che, con di Matteo , concorreva nella categoria dei film non in lingua inglese. Il film italiano si è dovuto arrendere ad “Anatomia di una caduta” di Justin Triet, che si porta a casa anche una statuetta per la migliore sceneggiatura originale.

Sul fronte televisivo vittorie per “Succession”, migliore serie drammatica, e “The Bear”, miglior serie comica. Come miglior miniserie, invece, il successo è andato a “Lo scontro”, una dramedy sulle conseguenze di un incidente stradale. A Lily Gladstone il premio come miglior attrice in un film drammatico per “Killers of the Flower Moon”, mentra Emma Stone è stata premiata come miglior attrice per “Povere creature!”.

Tra gli uomini, Paul Giamatti vince come miglior attore per “The Holdovers”, Kieran Culkin e Sarah Snook hanno vinto come miglior attore e miglior attrice in un dramma televisivo per “Succession”. La pellicola del maestro Miyazaki, “Il ragazzo e l'airone” si aggiudica la statuetta per l'animazione. “Barbie”, film campione d'incassi con nove candidature, si è dovuto accontentare della statuetta per il miglior blockbuster e e per la miglior canzone originale, mentre per la stand-up comedy ha vinto Ricky Gervais.


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