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Il ministro Abodi amareggiato da vicenda scommesse: “L’affronteremo di petto”

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Il Calcio “e’ un sistema industriale ma viene gestito in modo artigianale”, in modo “padronale, non c’e’ rispetto per il prodotto”.

Lo ha detto, commentando l’ultimo scandalo del Calcio-scommesse, il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, intervistato al 38mo Convegno di Capri dei Giovani Imprenditori di Confindustria.

“Quanto ho raccolto in questi giorni mi amareggia”, ha aggiunto, ma si tratta di fenomeni che vanno “affrontati di petto, esistono, e’ meglio che escano piuttosto che rimangano striscianti. Piuttosto, sara’ importante la risposta che daremo come sistema”, infatti “non c’e’ sviluppo di alcun genere la’ dove manca la reputazione”, ha chiarito il ministro.

“Io più di pensare alle dimissioni di qualcuno penso alla promozione di attività che consentano di limitare l’impatto di queste cose, poi ognuno si misura con la propria coscienza e la federazione ha promosso attività che sono oggettive, mettendo ognuno di fronte alla propria responsabilità”.

Risponde così il ministro dello Sport e dei giovani Andrea Abodi a margine del convegno dei Giovani imprenditori di Confindustria a Capri, ad una domanda dei giornalisti sulla richiesta di dimissioni del presidente della Figc Gabriele Gravina.

“Anche la federazione ha margine di miglioramento, – evidenzia il ministro – ci sono i risultati sportivi che hanno un significato, fare confusione ora mettendo tante cose assieme non produce l’effetto che dobbiamo produrre che prevede anche istituzioni dignitose che nella differenza dei ruoli si mettono assieme per affrontate e risolvere i problemi ed è questo che la gente ci chiede”, conclude.


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