"Sono addolorato per ciò che è successo, chiedo scusa alla ragazza e alla sua famiglia. Sono tornato indietro insieme al ragazzo di 17 anni per aiutarla. Ma mi è stato detto che la ragazza era consenziente". In lacrime Christian Maronia, uno dei sette giovani indagati, davanti al gip di Palermo Marco Gaeta.
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E ancora "Non ero in me quando è successo", sono alcune delle frasi pubblicate nei video comparsi sul social. I video erano già stati confezionati dal diciannovenne che imita nelle posture i cantanti neomelodici e sono ripresi in casa, dal barbiere o in discoteca. In uno pubblicato con l'hashtag #freechristian, chi condivide scrive: "Con che coraggio la gente insulta gli innocenti".






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